BARI - “C’è un patrimonio incredibile di storia che rischia di andare in rovina, se le istituzioni preposte alla tutela non agiranno in fretta. Tra cavilli burocratici sulla proprietà, lassismo e incuria, la voce di chi si batte sul territorio per richiamare attenzione verso questi beni dimenticati è un grido nel deserto". Così in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
"Ma noi quel grido - prosegue Pagliaro - l’abbiamo colto e rilanciato: è un grido arrivato dal Gargano al Salento, per reclamare attenzione sul destino delle torri medievali del Varano. Un destino segnato se non s’interverrà in fretta, perché quelle torri stanno per sbriciolarsi, mandando in fumo secoli di storia.
Ne abbiamo discusso oggi in Commissione Cultura su mia richiesta, in audizione con l’assessore alla cultura Massimo Bray, la dirigente Annamaria Candela e i paladini di queste due torri: il professor Beniamino Piemontese dell’Osservatorio Torre di Belloluogo, il ricercatore e scrittore Giuseppe Laganella, la professoressa Teresa Maria Rauzino dell’associazione Martella.
Le torri presidiano la foce orientale del lago di Varano, ed hanno un significato storico straordinario per il paesaggio e per il territorio garganico. Costruite a fine 1200, sono sopravvissute al tempo e all’abbandono ma vanno messe urgentemente in sicurezza. E per questo è necessario risolvere una volta per tutte ogni contesa sulla proprietà, per poter avviare un’azione di recupero e tutela indifferibile.
Da questa Commissione usciamo rafforzati nella convinzione che serva una mappatura completa e accurata, dal Gargano al Salento, di tutti i beni architettonici da salvare in ragione della loro valenza storica e antropica, per redigere progetti di recupero che possano intercettare i fondi disponibili, della programmazione comunitaria fino al 2027 e del PNRR. Sono certo che la Regione potrà convergere su questo obiettivo comune, riservando un’attenzione speciale a quest’opera di valorizzazione che può essere determinante per aggiungere nuovi tasselli al mosaico di attrattori turistici della Puglia", conclude Pagliaro.