FRANCESCA PALUMBO - La storica realtà del Centro Italiano Femminile, associazione fondata nel 1944 a Roma, ha da sempre aggregato donne cattoliche impegnate nella sfera sociale e politica e ha prodotto importanti frutti, espressione di un lavoro intenso e proficuo.
L’ampia tradizione associativa italiana ha avuto enorme visibilità in Puglia e in tanti anni è stata realtà a vocazione etica, nella quale grandi protagoniste del mondo femminile hanno intensamente lavorato sin dal dopoguerra per la costruzione di una cittadinanza democratica con espressione di grande senso civico.
Non si può dimenticare la figura di Maria Chiaia in terra di Puglia e nella realtà nazionale.
Da importante protagonista ha avuto ruoli politici di primo piano e mai ha interrotto il suo intenso lavoro, caratterizzato da un impegno generoso, attivo, sensibile verso i valori della pace, della solidarietà, della sussidiarietà e della democrazia.
A lei sono rivolti oggi i sentimenti di eterna gratitudine per un lavoro silenzioso e molto efficace.
Il CIF, sempre presente, ha affrontato le profonde trasformazioni culturali e, interpretandole, ha fornito soluzioni a grandi questioni sociali, esaltando il punto di vista femminile e valorizzando il ruolo delle donne sia nelle scelte politiche, sia nella loro fattiva presenza in organismi decisionali.
Lo sviluppo delle attività formative, di pensiero e di prassi in terra di Puglia nell’ultimo trentennio ha visto l’attiva e tenace presenza di donne cattoliche di spicco, quali Mimma Sangiorgi Simonetti, Marienza Rossi Boscia, Rosaria Simini Caferra, Benedetta Sasanelli Attolico, che hanno fatto avanzare nella società civile la coscienza dei diritti umani e l’uguaglianza delle opportunità senza discriminazione di sorta.
Oggi il CIF rinnova gli organi dirigenziali: dopo 8 anni di presidenza comunale e successivi altri 8 di presidenza provinciale, Marienza Rossi Boscia, nel pieno rispetto delle norme statutarie che regolano l’attività di questa importante associazione, passa il testimone e lo fa con una splendida lettera, qui riportata integralmente, nella quale si fa interprete di sentimenti e sensibilità rivolti al futuro, senza mai distogliere lo sguardo dal glorioso passato.
(Marienza Rossi Boscia) |
Carissime Amiche,
nella vita ogni cosa ha un tempo e un
senso. C’è un tempo per nascere, per vivere e per amare.
Con questa mia lettera non voglio
trasmettervi un messaggio di commiato, ma desidero ringraziare tutte voi per
l’amicizia che mi avete dato e la stima che mi avete dimostrato. Quello che in
questi anni si è potuto fare è stato tanto, ed è avvenuto grazie alla vostra
condivisione che mi ha fatto ancor più credere nel Centro Italiano Femminile,
una Associazione che pone attenzione alla figura della donna che è, è stata e
sarà artefice vera dei cambiamenti storici.
8 anni di presidenza comunale e
altrettanti 8 anni di presidenza provinciale, credetemi, sono tanti, ma sono
trascorsi con molta velocità: io ho vissuto questi anni con molta passione,
energia cercando sempre di impegnarmi al massimo per affrontare problematiche
che riguardano la figura femminile. Penso che la donna, con la sua sensibilità
e con la sua creatività, possa davvero portare un sostanziale aiuto alla
società in questo momento in cui pare che tutto vada alla deriva. Quello che
più preoccupa è la perdita di valori che potranno essere recuperati solo con
l’impegno di tutti.
E’ un momento difficile, vero
cambiamento d’epoca nel quale registriamo derive antropologiche, etiche e
morali.
Mi piace oggi ricordare a voi Mimma
Simonetti, la mia volitiva, attiva e coerente ispiratrice, creatrice in Puglia
del Centro Italiano Femminile. Ero giovanissima quando mi diede l’incarico di
coadiuvarla come presidente del CIF di Bari. Da lei ho imparato molto: il
garbo, l’entusiasmo, la coerenza ma soprattutto il grande valore dell’amicizia.
Alla fine del mio mandato, trasferisco,
col consenso unanime di tutte voi, a Cristina
Maremonti la presidenza provinciale della associazione. E’ persona
intelligente, capace, tenace e penso che con le sue doti di mitezza, riuscirà a
continuare con entusiasmo e coordinare le diverse sezioni dei CIF territoriali,
ma sono soprattutto certa che saprà trasmettere con amore e impegno i valori
che il CIF incarna.
Un caro saluto a tutte e grazie di
cuore.
La mia vicinanza non vi mancherà mai!
C’è sempre bisogno di ricostruire la memoria e ricordare a tutti una presenza importante vissuta in tutti gli ambiti sociali, culturali e anche negli ambiti della vita pubblica e privata, che hanno determinato riflessi positivi su tutta la società, pur in situazioni complesse e contraddittorie.Marienza Rossi Boscia sottolinea in breve i tratti salienti di una lunga storia di impegno civile, nella quale coltivando l’utopia del futuro, ha dimostrato con forza di essere stata presenza attiva nel condividere semi di solidarietà e di speranza.
Il testimone ora passa nelle mani di Cristina Maremonti Palumbo, già presidente del CIF BITRITTO, che con energia, delicatezza e sensibilità, ora assume la presidenza provinciale di Bari.
A lei rivolgiamo un augurio di fecondo e proficuo lavoro!