BARI - “Comincia oggi un’impresa non facile, quella di spiegare ai cittadini italiani a cosa serve il PNRR del quale tutti parlano, come se si trattasse di una ricetta miracolosa. In realtà sono danari in parte a fondo perduto, in parte un prestito che l’Unione europea fa all’Italia per accelerare la ripresa economica e per aumentare la nostra capacità di resistenza alle conseguenze del Covid.
Questo implica un lavoro di coordinamento da parte delle regioni e un grande impegno per mettere insieme a questi fondi supplementari tutti i finanziamenti che erano già in corso.
Noi ci auguriamo di riuscire a liberare una serie di risorse che possono essere spese con maggiore calma e che erano già a finanziamento di molte opere che in Puglia si stanno realizzando, per poter finire queste opere con i soldi del PNRR e utilizzare le risorse liberate, per esempio, per fare l’autostrada Bari-Lecce, per fare altre case popolari, per realizzare a Taranto i giochi del Mediterraneo o tante altre cose di cui i pugliesi hanno bisogno”.
Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenendo oggi pomeriggio, nel teatro Piccinni di Bari, all’evento “Italiadomani - Dialoghi sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, primo appuntamento del ciclo di incontri promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per comunicare con cittadini, imprese e amministrazioni locali sui contenuti e le opportunità del Pnrr.
“La Regione Puglia - ha detto il presidente Emiliano dal palco - come sempre è a disposizione per effettuare quello che noi chiamiamo il coordinamento concreto tra le varie esigenze. Noi non siamo tecnicamente assegnatari di fondi. I fondi sono del Governo che li gestirà. Si tratta però di un programma impegnativo, molto complesso, che va coordinato con tutte le altre fonti di finanziamento che sono già in corso. È evidente che per mettere a punto la strategia per far rientrare ciascuna forma nel suo incasso, bisognerà non pretermettere il lavoro politico che abbiamo sempre realizzato con tutte le forze, il paternariato, le imprese, e soprattutto la nostra capacità di progettare il futuro.
Noi crediamo in questo Governo, come è noto piaggerie non le faccio ai Presidenti del Consiglio, quindi se lo dico vuol dire che è vero. Noi siamo a disposizione di questo Governo, ci affidiamo a questa strategia, la sosterremo in tutti i modi e se avremo una critica da fare la faremo nella sede competente e, in ogni caso, secondo il principio di primazia definito dalla Costituzione, ubbidiremo al Governo”.
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