BARI - “L’assessore Lopalco non si dimetta, sfidi il presidente Emiliano sul terreno della buona politica e della buona amministrazione contro clientele e mercato delle vacche. Le dimissioni non si annunciano né si pongono nelle mani del Presidente, si protocollano e si è consequenziali. Lopalco, collega e amico che gode di tutta la mia stima personale e professionale, non avrebbe mai dovuto accettare la carica assessorile perché è noto a tutti la natura totalitaria di Emiliano, troppo ubriacato del potere al punto da averlo utilizzarlo esclusivamente per il potere stesso, trasformando un sistema democratico in un sistema totalitario e tirannico". Così in una nota il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.
"Un medico - prosegue Zullo -, per gli studi compiuti nel corso di laurea, avrebbe dovuto capirlo nei mesi di collaborazione con la Regione da consulente epidemiologo. Per Emiliano gli assessori, i dirigenti, i consiglieri sono un orpello, utili quando conformi al signorsì. Esiste lui, il suo potere di acquisto, il suo volere di elevare e di distruggere cose, persone, professionalità e sistemi democratici.
Ma, oggi Lopalco non può prendere le distanze dall'ospedale in Fiera quando invece lo elogiava nel momento in cui il gruppo di Fratelli d'Italia ne denunciava spreco di danaro, inopportunità e errore strategico di scelta. Non può ora contestare il mancato coinvolgimento quando invece si coinvolgeva egli stesso dentro e fuori dal Consiglio nella difesa di Emiliano per rintuzzare le nostre denunce politiche di malagestio e di mala organizzazione della sanità.
E' un film che abbiamo già visto: nella precedente legislatura è capitato all'ex assessore all'Agricoltura Di Gioia, oggi tocca a Lopalco e domani può capitare a qualunque assessore purché più dell'etichetta di assessore, abbia a cuore amor proprio e rispetto della propria dignità. A Lopalco consiglio di non dimettersi ma di restare lì ed essere se stesso, di non essere signor Sì, di associarsi alle nostre battaglie per una sanità più organizzata, meno clientelare, più equa, più meritocratica, più economica ed efficiente.
Lopalco - conclude Zullo - resti Assessore ma senza seguire e senza coprire le scelte e i passaggi clientelari di Emiliano e senza adoperarsi a passerelle elettorali con Emiliano. Con doti tecniche, abbia il coraggio di sfidare Emiliano sul terreno della buona politica. Sarà Emiliano a sfiduciarlo e non lui a gettare la spugna!”.
Ma, oggi Lopalco non può prendere le distanze dall'ospedale in Fiera quando invece lo elogiava nel momento in cui il gruppo di Fratelli d'Italia ne denunciava spreco di danaro, inopportunità e errore strategico di scelta. Non può ora contestare il mancato coinvolgimento quando invece si coinvolgeva egli stesso dentro e fuori dal Consiglio nella difesa di Emiliano per rintuzzare le nostre denunce politiche di malagestio e di mala organizzazione della sanità.
E' un film che abbiamo già visto: nella precedente legislatura è capitato all'ex assessore all'Agricoltura Di Gioia, oggi tocca a Lopalco e domani può capitare a qualunque assessore purché più dell'etichetta di assessore, abbia a cuore amor proprio e rispetto della propria dignità. A Lopalco consiglio di non dimettersi ma di restare lì ed essere se stesso, di non essere signor Sì, di associarsi alle nostre battaglie per una sanità più organizzata, meno clientelare, più equa, più meritocratica, più economica ed efficiente.
Lopalco - conclude Zullo - resti Assessore ma senza seguire e senza coprire le scelte e i passaggi clientelari di Emiliano e senza adoperarsi a passerelle elettorali con Emiliano. Con doti tecniche, abbia il coraggio di sfidare Emiliano sul terreno della buona politica. Sarà Emiliano a sfiduciarlo e non lui a gettare la spugna!”.