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In questi ultimi giorni, la pandemia ci ha purtroppo colto di sorpresa con un angoscioso quanto repentino picco di contagi, ma grazie alla campagna vaccinale messa in campo nel nostro Paese e resa possibile dalla straordinaria abnegazione dei nostri medici, infermieri, operatori sanitari, Forze Armate, Forze dell’Ordine e volontari, possiamo ora guardare con maggiore serenità al pericolo invisibile che si staglia sulle nostre case e sui nostri affetti. La magnifica figura di Soldato rappresentata dal Gen. C.A. Francesco Paolo Figliuolo, figlio della migliore tradizione alpina che nel motto “Di qui non si passa!” riflette il generoso, fedele e superbo spirito di sacrificio dell’Esercito Italiano, rassicura e conforta quanti aspettavano un decisivo cambio di passo nella gestione dell’emergenza sanitaria.
Il Gen. Figliuolo è il simbolo di un’Italia che combatte con le armi della costanza e di un’operosa laboriosità. A lui formulo, a nome di Casa Savoia, i migliori auguri per il proseguimento della propria opera. Purtroppo, il Covid-19 non sta mietendo vittime soltanto negli ospedali. Il virus ha portato con sé e amplificato una serie di pandemie che debbono richiamare la nostra attenzione per la loro gravità.
Penso in particolare al dramma della povertà, in progressivo incremento, che colpisce milioni di famiglie italiane e alle migliaia di aziende e piccole realtà costrette a chiudere nell’ultimo anno: un drammatico quanto silenzioso mondo che emerge soltanto nella quotidianità vissuta e che deve in questo momento spingerci ad operare affinché non ci siano ultimi “più ultimi” di altri. Assicuro che, nel loro piccolo, anche gli Ordini Dinastici della mia Casa e in particolare l’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro che nel 2022 celebrerà il 450° anniversario dall’istituzione, fedeli all’esercizio della carità e al magistero del Romano Pontefice, non faranno mancare il proprio apporto, affinché le pandemie sociali del nostro tempo possano trovare ascolto e concreta prossimità.
Anche questo – a mio avviso – significa essere patrioti. In conclusione, l’augurio della mia Casa, la cui eredità storica ho il compito di custodire, non può che ripartire anche in questa occasione da un appello a serbare come bene prezioso quello spirito di concorde unità d’intenti che ha fatto grande il nostro Paese, soprattutto nei momenti più complessi delle sue vicende: istanti in cui la rassegnazione è stata travolta dalla dirompente vitalità di quel coraggio che è il sublime dell’eroismo.
Nel segno del 100° anniversario della tumulazione del Milite Ignoto nel Vittoriano di Roma, che abbiamo commemorato lo scorso Novembre (1921- 2021), ripenso a quell’oscuro Italiano che, vestendo l’uniforme grigioverde nella Grande Guerra, dallo Stelvio all’Adriatico, ha donato ciò che aveva di più prezioso per restituirci e consegnarci dignità e speranza: la propria vita. Nutriamoci di questo esempio, custodiamone la fiera memoria, per guardare al futuro. Lo spirito del Piave sia vivo in noi per misurarci con i duri mesi che ci attendono. A Voi tutti e alle Vostre famiglie, giungano dunque i migliori auguri per un 2022 fecondo di speranza.