Inaugurata a Santa Teresa dei Maschi la personale di Marialuisa Sabato
VITTORIO POLITO – Nella splendida cornice della chiesa di Santa Teresa dei Maschi, nel centro storico di Bari, ora sconsacrata, è stata inaugurata dall’assessore alla Cultura del Comune di Bari, Ines Pierucci, e da Miguel Gomez, organizzatore dell’evento, la personale di Marialuisa Sabato “Tempora”.
La mostra dedicata alle quattro stagioni, è uno dei temi preferiti dagli artisti e da Marialuisa Sabato, in particolare, che dedica da tantissimi anni la sua attività artistica a “Madre Natura” e alla sua incontenibile forza di rigenerarsi, un esempio di grande coraggio per tutti noi che abbiamo bisogno di ricominciare ogni giorno. L’esposizione, dice Marialuisa, “è un omaggio al creato… e a tutti noi che ne facciamo parte”.
Miguel Gomez, scrive nel catalogo: “La dimensione fiabesca e la magia del colore si posano sul supporto facendo rivivere i sogni, gli stati d’animo e la sua più grande passione: L’Arte del comunicare. La pittura, il gesto e l’uso del colore per Marialuisa Sabato sono codici importanti che permettono di metterla in comunicazione con le persone. La pittura di Marialuisa è una Proclamazione dell’esistenza”.
La mostra si divide in quattro grandi temi, le stagioni appunto, con quattro grandi acrilici su tela (cm.400x150), partendo dalla primavera quindi l’estate, l’autunno e l’inverno, i cui colori illuminano piacevolmente l’ambiente e colpiscono il visitatore, che spazia tra fiori, farfalle e animali.
L’esposizione, da non perdere, sarà aperta al pubblico dal martedì al venerdì ore 10.00-13.00 e 16.00-20.00; sabato e Domenica ore 10.00-20.00.
La chiesa di Santa Teresa dei Maschi, dedicata a Santa Teresa d’Avila, fu eretta per volere dei Carmelitani Scalzi in una posizione strategica nel borgo antico di Bari, fra le attuali strada della Torretta, strada Santa Teresa dei Maschi e vico Maurelli. La posizione è intermedia fra la Cattedrale e la Basilica di San Nicola, divenendo di fatto il terzo principale polo religioso della città. Fu realizzata alle spalle dell’omonimo convento, tra il 1690 e il 1696.