BARI – «Restituire la funzionalità vuol dire ridare qualità e dignità alla vita quotidiana delle persone». Il mese di novembre appena concluso segna la ripresa degli interventi di urologia funzionale per l’Unità Operativa Complessa di Urologia dell’Ospedale “Di Venere”, diretta dal novembre del 2019 dal dott. Vito Ricapito, che è anche Direttore del Dipartimento Nefro-Urologico della ASL Bari.
«Grazie alla sensibilità del dr. Fortunato, Direttore di Presidio, e alla disponibilità del dr. Petrillo, responsabile della Anestesia e Rianimazione – spiega Ricapito - finalmente abbiamo potuto riprendere gli interventi per risolvere patologie a forte impatto emotivo e sociale e che riguardano ugualmente donne e uomini».
Il dr. Ricapito rimarca come questa chirurgia si è potuta effettuare per la presenza nell’équipe medica di professionisti ad alta specializzazione. Infatti, presso le sale operatorie della Urologia del “Di Venere” sono stati effettuati, negli ultimi giorni, interventi di impianti di protesi peniene, protesi sfinteriche urinarie e di correzione di curvature peniene, eseguiti dal dr. Fabrizio Palumbo, proveniente dall’Ospedale di Monopoli e responsabile scientifico della Società Italiana di Andrologia. Per quanto riguarda il versante femminile sono stati eseguiti dal dr Giuseppe Masiello, proveniente dall’Ospedale di Molfetta, interventi per il trattamento dell’incontinenza con benderelle medio-uretrali e l’impianto di neuromodulatori sacrali. «Con questa tipologia di interventi - sottolinea Ricapito - abbiamo ripreso a trattare patologie che non siano tumorali o urgenti e abbiamo ulteriormente ampliato l’offerta di prestazioni per l’utenza afferente alla UOC di Urologia dell’Ospedale Di Venere».
Un segnale importante per tutte le Urologie della ASL Bari, dove vengono eseguiti interventi con caratteristiche di urgenza o emergenza così come interventi ordinari per patologie benigne ed in particolar modo quelli finalizzati proprio alla risoluzione dei problemi definiti “funzionali”. Le patologie urologiche funzionali, maschili e femminili, hanno un enorme impatto sulla qualità di vita del paziente che ne è affetto, perché incidono fortemente sulle attività quotidiane e sulla sfera personale. Rientrano in questa categoria le incontinenze, sia femminili sia maschili, dovute a prolassi, a pregressi interventi chirurgici o a patologie neurologiche. Altro grosso gruppo di patologie funzionali sono quelle tipicamente andrologiche, ovvero il deficit dell’erezione, le curvature del pene e i disturbi urinari da stenosi dell’uretra.