BARI - Si è svolta oggi, nella sala consiliare di Palazzo di Città, la tradizionale cerimonia di consegna del “Nicolino d’Oro 2021”, l’iniziativa promossa dal Circolo Acli - Dalfino di Bari presieduto da Michele Fanelli.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Antonio Decaro, l’assessora allo Sviluppo economico Carla Palone, padre Giovanni Distante, priore della Basilica di san Nicola, il presidente del Municipio I Lorenzo Leonetti, Anna Dalfino, presidente onoraria del circolo Acli Dalfino, e Domenico De Santis, vicecapo di Gabinetto della Regione Puglia.
Come ogni anno, a ricevere il riconoscimento sono stati cittadini baresi, professionisti, attività artigianali e commerciali che, nell’ambito della propria attività, con passione e idee hanno dato lustro alla città di Bari, alla sua storia e alla sua cultura.
“Riprendiamo quest’anno l’appuntamento con questo premio nel giorno della festività di San Nicola - ha detto Michele Fanelli - un premio che vuole essere un segno di riconoscimento e di gratitudine per coloro che si sono distinti nel campo della sanità, della cultura e del sociale, in modo particolare in quest’ultimo anno così difficile per tutti. Il circolo Acli Dalfino oggi premia, tra gli altri, un cittadino speciale: il nostro primo cittadino che abbiamo visto e sentito accanto a noi in questo anno orribile, dandoci coraggio e speranza”.
“Oggi torna anche la tradizione del Nicolino d’Oro - ha dichiarato Antonio Decaro -. Stamattina abbiamo provato l’emozione di ritrovare la nostra comunità all’interno della Basilica, per le strade della città vecchia, seppure ancora con grande attenzione e rispettando le limitazioni. In questi mesi sono stati tanti i sacrifici fatti. Abbiamo scoperto una vita nuova, che nessuno si aspettava e a cui nessuno era preparato, una vita che apparentemente ci voleva distanti, motivo per cui rinsaldare il nostro legame è stato ancora più importante che in passato. È stato un momento difficile ma lo abbiamo affrontato, con il rispetto delle regole e grazie alla scienza, che nell’ultimo anno ci ha indicato una strada, quella del vaccino. Vorrei dedicare questo premio, insieme alle persone che lo riceveranno, alla città di Bari e a tutti i nostri concittadini che hanno accompagnato e sostenuto la comunità in questi mesi. Il mio Nicolino d’Oro va ai cittadini che si sono scoperti soli e fragili e hanno chiesto aiuto, a quelli che non si sono voltati dall’altra parte e hanno teso una mano, agli operatori sanitari, alle bambine e ai bambini che ci hanno insegnato una straordinaria lezione di resistenza, agli insegnanti, a tutti i lavoratori delle attività di prima necessità.
Il mio Nicolino d’oro va a tutte le famiglie a cui il covid ha portato via una persona cara e che, nonostante questo, non hanno perso la fiducia nella scienza e nella nostra comunità. Vorrei consegnare oggi un premio a tutti noi, cittadini di Bari, perché non ci siamo arresi e siamo qui oggi per riprenderci la nostra vita e le nostre tradizioni”.
Il premio Nicolino d’Oro 2021 è stato conferito a sei cittadini, ad un esercizio commerciale, un premio alla memoria e uno speciale, come di seguito indicato:
Sezione Medicina: Lidia Dalfino. Nata a Bari, attualmente responsabile clinica della II rianimazione del Policlinico di Bari. Con l’aumento del diffondersi dei contagi da covid, insieme ai colleghi e agli operatori della clinica, assicurava ai pazienti assistenza e cura durante l’emergenza. A dicembre 2020 è stata tra i primi medici a sottoporsi alla vaccinazione dando un segno evidente della valenza scientifica del vaccino. Grande esempio di professionalità e dedizione al servizio della medicina.
Sezione Medicina: Nicola De Giosa. Nasce a Bari l’8 maggio 1974 in concomitanza delle festività patronali di San Nicola. Nel 1994 si diploma come infermiere professionale. Attualmente presta servizio presso la terapia intensiva del Policlinico di Bari. Crede nella cultura della donazione e considera la sua professione la più bella del mondo, il cui scopo è quello di promuovere il benessere attraverso le cure. Convinzione dimostrata nel momento dell’emergenza covid accudendo e curando amorevolmente i pazienti, piangendo e gioendo con loro.
Sezione Medicina: Gianni Sportelli. Nasce a Bari il 22 aprile 1957, palesa sin da giovanissimo la passione per la medicina. Si laurea alla facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Bari ed esplica la sua professione come medico di famiglia. Durante l’emergenza pandemica ha curato ben 132 malati affetti da covid a casa attraverso la video-sorveglianza, rendendo un’assistenza quotidiana senza ricorrere all’ospedalizzazione.
Sezione Cultura: Vito Antonio Leuzzi. Docente e storico, autore di diversi volumi, saggi e studi sulla storia sociale e culturale della Puglia e del Mezzogiorno. In particolare, con le sue ricerche e i suoi studi ha contribuito al recupero della memoria storica della città e degli eventi riguardanti il bombardamento del porto di Bari del 2 dicembre 1943 e l’esplosione della nave Henderson il 9 aprile 1945, che hanno portato al conferimento della medaglia d’oro al valore civile alla città di Bari.
Sezione Artigianato: Fabio Fortunato. Dopo essersi diplomato in violino presso il Conservatorio di Bari nel 1996, inizia ad apprendere l’arte liutaia seguendo insigni maestri nelle città di Bologna e Cremona. Nel 2002 apre il suo primo laboratorio a Modugno dove costruisce il suo primo violino, nel 2013 si trasferisce a Bari e, da esperto liutaio, si occupa di restauro e costruzioni annoverando tra i suoi clienti noti musicisti di fama internazionale. Nel 2018 costruisce un violino dedicato a San Nicola per riconoscenza al santo patrono. Attualmente lavora nei suoi laboratori di Bari e Cremona.
Sezione Baresità: Panificio S. Rita. L’attività commerciale nasce nel 1921 come antico forno in pietra panificio S. Giuseppe per la vicinanza alla Chiesa. Nel 1966 l’attività cambia gestione e passa alla famiglia Bolumetto che le cambia il nome denominandola S. Rita. La focaccia del panificio ha conquistato il palato dei baresi e dei tantissimi stranieri in modo particolare dei giapponesi che fanno ore di coda pur di assaggiare questa gustosa specialità. Nella città vecchia è diventata punto di riferimento gastronomico e ha regalato alla città 100 anni di gusto e sapore.
Sezione Culto religioso: Società Imperiale Ortodossa di Palestina. Nasce per volontà del Granduca Alexandrovich dopo aver visitato la Terra Santa nel 1881. Inizia a creare pellegrinaggi russi in Terra Santa. Molti devoti dopo aver visitato il Sacro Sepolcro ritennero importante rendere omaggio alla tomba con le reliquie di San Nicola nella città di Bari. All’inizio del XX secolo, per volontà della Granduchessa Elizaveta Feodorovna, viene acquistato un appezzamento di terreno nella città di Bari adibito a Ostello ecclesiastico per accogliere i pellegrini russi in modo da poter visitare il tempio di San Nicola creando un corridoio di Pace e Carità nel nome di S. Nicola.
Alla Memoria: Arturo Cucciolla. Per più di 40 anni docente di Architettura contemporanea presso il Politecnico di Bari, ha progettato diversi interventi di edilizia scolastica, universitaria e sanitaria, come pure piani particolareggiati relativi alla riqualificazione di Bari vecchia, Carrassi e Madonnella. Metteva a disposizione dei più deboli la sua profonda cultura e la sua militanza antifascista.
Premio speciale: sindaco Antonio Decaro, ha interpretato la sua missione di guida della comunità barese in maniera indelebile, dando una esemplare testimonianza d’amore verso la sua città soprattutto nei giorni cupi della pandemia. È stato proprio in quel clima di smarrimento e di paura che abbiamo visto un vero e proprio eroe social popolare che ha raccontato ai cittadini la drammaticità del momento mostrando una città vuota e deserta nei primi giorni del lockdown. Un sindaco con il cuore negli occhi accanto alla sua amata città.