Prenna il 16 dicembre a Pulsano continua a far pulsare ‘sentimenti dentro le righe’


LIVALCA
- Nel magnifico Golfo di Taranto, a non più di 40 metri sul livello del mare, sorge la cittadina di Pulsano. Abitualmente la derivazione del nome viene accostata a ’cittadino dal polso vigoroso forte’, ma coloro che ‘sanno’, che non sempre hanno ragione, propendono per un presidio militare a difesa della marina.

L’attuale sede del Comune era, intorno al 1100, una Torre quadrata dove si rifugiavano coloro che praticavano la caccia agli uccelli acquatici, in seguito, dopo il 1200, la Torre fu acquistata dal principe De Falconibus che non solo ristrutturò il tutto, ma edificò cinque nuove torri che sono giunte fino a noi. Riportare i vari passaggi che si sono alternati nel tempo a possedere il Castello non sarebbe cosa buona e giusta, ma va sottolineato in maniera meritoria l’illustre concittadino Giannone Giovanni che fece diventare l’edificio proprietà del Comune di Pulsano.

In questa tanta tranquilla cittadina vi è una organizzatrice instancabile di eventi culturali che ha curato un progetto denominato “Dentro le righe”, come il Gruppo Teatrale omonimo.

Rina Bello è una regista, scrittrice, presentatrice molto conosciuta non solo dalle sue parti, che qualche anno fa ha pubblicato un libro di successo dal titolo «Le donne del Sud» (Scorpione Editore) ed ora è curatrice del progetto sopracitato realizzato con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Pulsano e dell’Associazione Cultura e Spettacolo “Affinità elettive”; nell’ambito di questa progettazione sono stati presentati due libri: il 28 ottobre il testo di Grazia Annicchiarico «In cento parole il pensiero…tra realtà e fantasia» ( Il Convivio editore) e il 25 novembre quello di Salvo Fuggiano «Fragile» ( Les Flaneurs Edizioni).

Giovedì 16 dicembre, sempre presso il Convento dei Padri Riformati, alle ore 18,00 con ingresso da via Trieste, verrà presentato il volume del pedagogista tarantino Giuseppe Prenna dal titolo «Errati sentimenti» (Levante editori). Come per gli altri due testi porgerà i saluti istituzionali il sindaco della città Francesco Lupoli, nativo di Grottaglie, e l’Assessore alla Cultura Alessandra D’Alfonso, mentre la serata verrà condotta da Rina Bello.

Il romanzo di Giuseppe Prenna «Errati sentimenti» ad una prima lettura superficiale tutto sembra, meno che un racconto in cui trionfi l’amore. In verità per la ‘povera’ Roberta, indiscussa protagonista del percorso amoroso disegnato da Prenna, il sentimento amoroso è un vero tormento, di cui a volte impara a valutare le astuzie non per praticarle, ma imparare a difendersi senza farsi del male. E’ proprio Rina Bello, in una prefazione partecipata più che analizzata, che disegna il quadro più appropriato: «Cercava l’amore Roberta, quell’amore che le fu negato, fin dai suoi primissimi anni di vita dal padre che l’aveva abbandonata subito dopo la nascita. Cercava l’amore, in maniera disordinata, perché lei non aveva nessuno ad insegnarle come fare, neppure la sua mamma, morta suicida in piena depressione, subito dopo l’abbandono del padre di sua figlia». Anche la psicologa Milena Romita che affianca la Bello con una prefazione professionale :«La rabbia emerge quando si sente la debolezza rispetto al subire da se stessa e dagli altri esperienze ripetute che portano all’auto disprezzo ed all’infelicità», al termine si rassegna ed accetta quel compromesso che si chiama vita e poi amore recuperato con fatica nel tempo:«Sarà poi l’età adulta, che precede la vecchiaia, che la porterà a riparare l’antica relazione con Vittorio che, con una non prospettiva di lunga vita, si assesta ed integra e le consente di vivere nel presente, senza passato e senza futuro».

L’ultima volta che mi sono occupato di Prenna nel 2019 il direttore di questo quotidiano mi ha inflitto ‘3 mesi di panchina’ perché ho tolto spazio…’divagando’.

Ricordo, invece, perfettamente di aver avvertito in tutta la lettura del libro non solo la paziente supervisione della professoressa Maria Caterina Casriotta, ma l’essere lei protagonista nel far trovare a tutti i personaggi la più atta sistemazione e un adatto bilanciamento. Non è un caso che un ‘duro-caparbio-inflessibile’ come Prenna si lasci andare ad affermazione tipo: «La sua competenza è stata determinante anche quando, mentre io avvertivo il rischio di sospendere la stampa, lei, rileggendo l’ultima bozza, ha sapientemente rilevato ….» (Prenna non è tipo che riconosca, a cuor leggero, l’aiuto eventuale ricevuto… ma deve arrendersi ad un fatto conclamato, in amore, anche fra gli animali, in fondo in fondo è sempre la donna che sceglie…). L’Amico Quintiliano con «Non multa sed multum» ossia non devi ‘studiare’ molte cose, ma poche e fatte bene indica una ‘strada’.

Prenna starà già pensando ad «Errati sentimenti 2», in fondo niente è più imprevedibile della nostra esistenza: quando ho scritto la recensione ‘lunga’ il covid-19 era…come sono gli errati sentimenti nati e partoriti durante tale calamità?