MICHELE MININNI - Trinitapoli promuoverà iniziative volte a favorire l’indipendenza finanziaria per le donne vittime di violenza o che rischiano di diventarlo: così si potranno porre le basi per un adeguato supporto a chi decide di denunciare. E' l'ultimo atto del Consiglio Comunale
di venerdì scorso che ha accolto la mozione predisposta dal comitato“Nate libere”e presentata dalle opposizioni, all’indomani del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Autonomia e consapevolezza finanziaria sono al centro della problematica della violenza di genere, che nella Bat, penultima provincia italiana per gap femminile, assume proporzioni preoccupanti. Quello economico è un assoggettamento che presto diventa anche psicologico e spesso viene usato come strumento di ricatto nei confronti di chi non sa uscire dal loop familiare. Su questo, la mozione presentata dalle consigliere Raffaella Tiziana De Pasquale e Annamaria Tarantino, come prime firmatarie.
Nell’ultimo Decreto Rilancio, è stato introdotto il Reddito di Libertà:un sussidio di 12 mesi per la donna che si ribella al proprio carnefice e deve lasciare casa, spesso con figli. Ma non può essere sufficiente: «Con il centro antiviolenza “Giulia e Rossella” – spiega il vicesindaco di Natale – stiamo organizzando e definiremo iniziative strutturali e periodiche di ascolto e formazione, per favorire l’imprenditoria femminile, ma anche assicurare alloggi alle donne che fuggono dal pericolo.