VITTORIO POLITO - Dipingere significa rappresentare un’immagine a colori: può essere un paesaggio, una natura morta, un oggetto, ecc. In sostanza è il praticare l’arte o la tecnica della pittura. Dipingere è anche adornare di pitture una sala, un vaso, ecc. La pittura invece è l’arte di dipingere, ovvero di raffigurare il mondo esterno o immaginario per mezzo di colori, nella loro varietà su tavola, su tela, su pareti, ecc.
Secondo Benedetto Croce (1866-1952), filosofo, storico e critico letterario, quello che si chiede all’arte e all’artista è «Ciò che ci fa balzare il cuore e ci rapisce d’ammirazione, è la vita, il movimento, la commozione, il calore, il sentimento dell’artista; questo soltanto ci dà il criterio supremo per distinguere le opere d’arte vera da quelle di arte falsa (…). A un artista non si domanda che istruisca su fatti reali o su pensieri, o che faccia stupire per la ricchezza della sua immaginazione; ma che abbia una personalità, al contatto della quale l’animo dell’uditore o dello spettatore possa riscaldarsi. Una personalità quale che sia, essendo escluso, in quel caso il significato morale».
La pittura, infatti, è come la poesia, le regole ed i principi che dominano le due arti sono simili, e vi sono le stesse difficoltà e gli stessi problemi da superare, chiaramente il riferimento è alla lettura e alla visione, non alla scrittura o al dipingere.
Mi piace ricordare in questa occasione la mostra “Tempora”, appena conclusa, di un’artista barese, Marialuisa Sabato, che ha esposto alcune sue importanti opere in una splendida cornice, come la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi, nel centro storico di Bari. Trattasi di 4 importanti realizzazioni riferite alle stagioni. Una esposizione che vuole essere “un omaggio al creato… e a tutti noi che ne facciamo parte”. Ricordi personali dell’artista che auspica possano far emergere anche nel visitatore. Nelle sue “stagioni” l’artista propone uccelli, farfalle, fiori, scoiattoli, lupi, orsi, insomma un trionfo di colori e di vita nella natura incontaminata.
In sostanza Marialuisa Sabato propone le sue rappresentazioni in una sintesi puntuale delle stagioni, nel tentativo di coinvolgere anche lo spettatore in una dinamica di compartecipazione emotiva, intima e profonda.
Secondo l’organizzatore della mostra, Miguel Gomez, “la pittura, il gesto e l’uso del colore per Marialuisa Sabato sono codici importanti che permettono di metterla in comunicazione con le persone. La pittura dell’artista è una Proclamazione dell’esistenza”.
E, ricordate che, secondo Michelangelo Buonarroti, “Si dipinge col ciervello et non con le mani”!
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Cultura e Spettacoli