BARI - Garantire ai cittadini un rapido accesso alle terapie psicologiche inserendo le figure professionali all’interno dei Piani Sociali di Zona e nei servizi comunali. Questo il fine dell’incontro avvenuto ieri mattina nella sede dell’Anci Puglia tra il presidente dell’Ordine degli Psicologi di Puglia Vincenzo Gesualdo e il delegato Anci Puglia per il Welfare Pasquale Chieco.
Il disagio psicologico sta colpendo sempre più senza ritegno una grande fetta della popolazione, soprattutto quella giovanile. Secondo gli ultimi dati Unicef, a livello globale, più di un adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato. "Sono dati gravi che danno la percezione del rischio a cui sono esposti i nostri ragazzi e di cui abbiamo ormai contezza” spiega Gesualdo, che ha partecipato all’incontro insieme alla vicepresidente dell’Ordine Giovanna Pontiggia. “La bocciatura dell’emendamento alla legge di bilancio per istituire un fondo per agevolare l'accesso ai servizi psicologici è una chiara dimostrazione di quanto la salute psicologica sia in secondo piano. Abbiamo più volte denunciato l’insufficienza di presìdi psicologici sul nostro territorio. Occorre estendere e far radicare l'importanza del sostegno psicologico, partendo dalle istituzioni pubbliche e scolastiche”.
“L’incontro è stato estremamente utile e ha rappresentato l’inizio di un dialogo tra Ordine e Anci che immagino proficuo e operativo” dichiara Pasquale Chieco, sindaco di Ruvo di Puglia e delegato Anci Puglia per il Welfare. “La pandemia e la conseguente riduzione dei contatti sociali, il crescente sentimento di incertezza legato all’andamento della nostra economia, stanno lasciando segni profondi in tante famiglie, anche tra le persone più giovani. L’esperienza quotidiana di tanti sindaci e amministratori locali racconta della crescente necessità che i comuni, sia singolarmente attraverso i propri servizi sociali, che associati nei Piani Sociali di Zona, si dotino, accanto agli assistenti sociali, di ulteriori professionalità quali psicologi, educatori specializzati e sociologi per affrontare e dare risposte compiute ai molteplici bisogni sociali e di cura che si manifestano con sempre maggiore evidenza nelle nostre comunità ”.
Al termine dell’incontro la vice presidente degli psicologi pugliesi Giovanna Pontiggia ha enfatizzato la centralità della figura professionale nell’attuale periodo critico: “Abbiamo sperimentato che la salute non è identificabile con il guarire ma investe il prendersi cura della persona nella sua totalità e nelle sue fragilità . Siamo fiduciosi in una cooperazione a livello regionale affinché venga rivendicata la dignità che i cittadini chiedono a gran voce attraverso risposte e garantendo l’assistenza di cui hanno bisogno”.