Perché dobbiamo dormire? Consigli, curiosità e proverbi


VITTORIO POLITO - Dormire significa riposarsi col sonno, non per niente si dice che, per prendere una decisione importante bisogna dormirci sopra, ma è anche vero che per dormire non bisogna avere pensieri, insomma serve “spegnere il cervello”. Per “spegnere il cervello” bisogna essere tranquilli e non avere preoccupazioni, pensieri, ecc. Milioni di anni di evoluzione hanno insegnato al nostro corpo una cosa importante: di notte si dorme. Ma, oggi, è sempre più difficile raggiungere lo stato di tranquillità a causa anche delle numerose applicazioni tecniche di cui disponiamo: TV, telefonini, computer e, perché no, anche delle abbondanti libagioni a cui, soprattutto, di sera, non rinunciamo.

Si può “perdere il sonno” per amore felice, o anche infelice, per disgrazie, per lutti, preoccupazioni, dispiaceri, passioni, malattie, età, tipo di lavoro, ecc. Anche le condizioni meteorologiche possono disturbare il nostro sonno, come, ad esempio, l’eccessivo caldo che oggi mitighiamo con i condizionatori. Si dice che “una buona dormita ristora quanto una mangiata”.

Carolina Lombardi, esperta di Medicina del Sonno del Centro Auxologico di Milano, ricorda che “milioni di anni di evoluzione hanno insegnato al nostro corpo una cosa importante: di notte si dorme. Per il nostro cervello luce = giorno e il nostro corpo è programmato per rispondere fisiologicamente agli stimoli luminosi. Per millenni questo non è stato un problema. Ma con l’arrivo nelle case dell’elettricità, le nostre abitudini hanno subito un cambio repentino - a differenza della struttura del nostro cervello, che è ancora identica a quella di 100 anni fa. L’esposizione della retina a fonti di luce artificiale (TV, computer, ecc.), alterano la produzione di melatonina, un ormone capace di alterare il ritmo sonno-veglia, provocando il rilascio di adrenalina, un ormone che stimola uno stato di allerta e contrasta il sonno”.


Il computer e i telefonini consentono di lavorare, leggere, giocare, curiosare fino a notte inoltrata, tutte attività che richiedono attenzione, stimolando il cervello e allontanando il sonno ristoratore. Anche le cene particolarmente abbondanti, o il consumo di cibi ad alto contenuto di grassi o proteine di origine animale, alcolici ecc., ostacolano il sonno perché richiedono all’organismo un’attività più intensa per la loro digestione.

Curiosità e Consigli

È stata istituita nell’anno 2008 dalla “World Association of Sleep Medicine” (WASM), la “Giornata Mondiale del Sonno”. La prima Giornata si tenne il 14 marzo di quell’anno. Durante la Giornata dedicata, si celebrano in tutto il mondo eventi sul tema “sonno”, finalizzati a richiamare l’attenzione della società sulle problematiche legate al sonno ed ai suoi disturbi. Attraverso tale conoscenza si tenta di favorire la miglior comprensione e la prevenzione dei disturbi del sonno.

La cosiddetta “pennichella” dopo pranzo aiuta a dormire bene.

Quando non siamo nl nostro letto, solitamente non dormiamo bene.

Essere attivi nelle prime ore del mattino o nottambuli, è una questione di ritmi circadiani. Insomma rientra nella normalità.

Yoga e meditazione favoriscono il benessere generale e la flessibilità del corpo.

Passeggiare favorisce il sonno.

Il caffè aiuta a stare svegli ma se abbiamo sonno “arretrato” il suo effetto è annullato.

E i proverbi cosa dicono?

Chi dorme non piglia pesci. Trattasi di uno dei proverbi più citati e conosciuti. Chi è disattento o inoperoso e non s’impegna, non ottiene mai alcun vantaggio e si lascia sfuggire le buone occasioni. Insomma è un ammonimento a darsi da fare. L’espressione italiana è condivisa anche in altre lingue.

Troppo dormire fa impoverire. Chi riposa eccessivamente, è pigro, finisce per trascurare il lavoro, gli affari, la casa e i beni, finché lentamente scivola nell’indigenza.

Chi dorme più di otto ore asino nasce e asino muore. Chi si dedica troppo al sonno non impara niente nella vita.

I pensieri sono ladri del sonno. La mancanza di tranquillità non permette di dormire; sono le preoccupazioni e le angustie quelle che tolgono il sonno.

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