Perrini: "Garantire il rispetto della legge che permette le visite in ospedale ai malati gravi da parte dei loro familiari"


BARI - "Nel maggio dello scorso anno, il Consiglio regionale all'unanimità ha approvato la proposta di legge contenente le norme per assicurare in ambito ospedaliero e nelle strutture sociosanitarie gli incontri tra i pazienti in condizioni critiche, per complicazioni legate al Covid 19 e non, e i loro familiari". Così in una nota il consigliere regionale di Fratelli d'Italia e vicepresidente della Terza Commissione Sanità e Welfare, Renato Perrini.

"Un testo - prosegue Perrini - dettato dalla sensibilità e dalla drammatica constatazione di troppe morti in solitudine nei reparti, senza poter vedere un proprio caro nemmeno per un ultimo saluto, e che prevede quindi l'adozione nei reparti di un "Documento di umanità e sicurezza" per consentire visite - osservando un rigido protocollo di sicurezza - a pazienti in gravi condizioni di salute proprio "in considerazione del bisogno oggettivo particolare e delle straordinarie necessità di natura psicologica".
Con l'adozione e l'attuazione del Documento demandata ai Direttori delle Unità Operative o facenti funzione.
La nuova ondata della pandemia sta mettendo nuovamente sotto pressione il sistema ospedaliero e delle strutture sociosanitarie in Puglia, e il meritorio impegno degli operatori di ogni ordine e grado va sottolineato e apprezzato: ma mi sono stati segnalati in queste ultime settimane diversi casi di mancata applicazione della legge, di familiari disperati per il precipitare del quadro clinico di un loro congiunto, ai quali viene impedito l'accesso al suo capezzale anche solo per pochi minuti.
Per questo - conclude Perrini - lancio un appello ai vertici della sanità pubblica regionale, dal presidente Michele Emiliano al direttore del Dipartimento Vito Montanaro, dai direttori generali e sanitari delle ASL e delle aziende ospedaliere a quelli delle strutture sociosanitarie, di intervenire prontamente per garantire una sanità più umana e rispettosa della dignità delle persone, e non vanificare uno degli atti più meritoria del consiglio regionale negli ultimi anni".