Quirinale: partiti in affanno anche sulla seconda chiama. Salvini apre su Draghi

(via Matteo Salvini fb)
ROMA - Dopo le 672 schede bianche della prima chiama, anche la seconda votazione per la presidenza della Repubblica si annuncia al buio. E ad entrare in scena in questa impasse dei partiti è il leader del Carroccio, Matteo Salvini, che cerca di guidare i giochi, e da lui potrebbe sbloccarsi lo snodo che porterebbe l'attuale premier Mario Draghi al Quirinale. Ieri sera da via Bellerio erano però trapelate parole che di apertura non sono affatto: "Per noi, per la Lega, Draghi a Palazzo Chigi è una risorsa preziosa per l'Italia".

Al momento, infatti, non vi sarebbe un'intesa non solo sulla seconda votazione di oggi ma neanche su un nome che possa essere votato a maggioranza assoluta a partire da giovedì.

Alle 10 Salvini incontra i grandi elettori del Carroccio. "Non è in corso alcuna trattativa tra il Senatore Matteo Salvini e il Presidente del Consiglio Mario Draghi a proposito di un presunto rimpasto. È infondato e irrispettoso per il senatore Salvini e per il Presidente Draghi immaginare che in questa fase - anziché discutere di temi reali come caro-energia, inflazione, scenari internazionali, opere pubbliche o Covid - siano impegnati a parlare di equilibri di governo. A proposito di Quirinale, il Senatore Salvini è al lavoro su alcuni nomi - donne e uomini - di altissimo profilo. Nessuna confusione né perdite di tempo: la Lega vuole essere garante di stabilità, responsabilità e concretezza". E' quanto si legge in una nota della Lega.

Nella serata di ieri il leader del Carroccio ha reso noto che si lavora a una rosa di nomi che possa trovare larga condivisione, smorzando in parte l'irritazione di quella parte di Forza Italia che è ancora ferma sul no a Mario Draghi.

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