NICOLA ZUCCARO - Cronaca di un ritiro annunciato. Parafrasando il titolo di una celebre pellicola cinematografica, Silvio Berlusconi si ritira dalla corsa per la presidenza della Repubblica. Un epilogo che, in parte, era stato annunciato nei giorni scorsi e che ha trovato conferma nel tardo pomeriggio di sabato 22 gennaio, al termine del vertice del centrodestra svoltosi fra Roma e Arcore, luogo dal quale il Cavaliere ha ufficializzato il ritiro.
La sua uscita di scena dalla partita per il Quirinale, molto probabilmente motivata dal basso numero di voti per la relativa elezione, non ha colto impreparata la sua coalizione. Essa è già al lavoro per proporre la quaterna di nomi che potrebbero essere graditi anche a tutte le altre forze politiche e ai gruppi parlamentari misti. Dal passato al presente per la presidenza del Senato con Marcello Pera ed Elisabetta Casellati, fino ad arrivare a Giulio Tremonti.
Il nome dell'ex Ministro dell'Economia e delle Finanze, nell'ultimo Governo Berlusconi, è stato suggerito niente poco di meno che da Umberto Bossi a Matteo Salvini e potrebbe rientrare nel lotto dei quirinabili. A completare la quaterna del centrodestra per il Quirinale è Gianni Letta, ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con Berlusconi premier e la cui candidatura ha preso quota nelle ultime ore. Ma se anch'esso, alla pari degli esponenti sopra citati, dovesse risultare il meno gradito, c'è la riserva rappresentata da Pierferdinando Casini.
L'ex presidente della Camera dei deputati, con un passato nel centrodestra, è quel profilo che potrebbe accontentare tutti, a partire dal tandem Letta-Renzi che, nell'incontro di ieri, hanno convenuto sul suo nome in virtù del suo lungo corso politico ed istituzionale.