BARI - "Mentre la variante Omicron galoppa, in Puglia il sistema dei tamponi è fermo al palo: o questi scarseggiano o non ce ne sono, e la capacità di processarli è comunque ferma intorno ai 15.000 al giorno". Così il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia, Ignazio Zullo.
"Per questo mi chiedo - prosegue Zullo -: che fine ha fatto la macchina -tanto contesa tra il governatore Zaia ed Emiliano e poi da quest'ultimo acquistata- che, da sola, avrebbe processato 10.000 tamponi al giorno? Emiliano ancora una volta ne ha fatto solo una prova di forza mediatica o intende metterla in moto per renderla fruibile e al servizio di una migliore azione di tracciamento? Da assessore alla Sanità e da presidente di Regione, dovrebbe dare risposte ai cittadini: non possiamo lasciare che tutto il sistema vada in tilt perché la capacità dei laboratori non regge la mole di tamponi molecolari richiesta. È un problema - conclude - che solleviamo da tempo: già in passato ho interrogato Emiliano anche circa le macchinette per la lettura in chemiluminescenza dei tamponi antigenici. A distanza di tempo mi trovo a dover chiedere ancora: che fine hanno fatto? Una risposta è doverosa non solo per i cittadini ma anche per gli operatori che vengono sovraccaricati nonostante la Regione abbia tutti gli strumenti -pagati con soldi pubblici- per mettere a regime il sistema".
"Per questo mi chiedo - prosegue Zullo -: che fine ha fatto la macchina -tanto contesa tra il governatore Zaia ed Emiliano e poi da quest'ultimo acquistata- che, da sola, avrebbe processato 10.000 tamponi al giorno? Emiliano ancora una volta ne ha fatto solo una prova di forza mediatica o intende metterla in moto per renderla fruibile e al servizio di una migliore azione di tracciamento? Da assessore alla Sanità e da presidente di Regione, dovrebbe dare risposte ai cittadini: non possiamo lasciare che tutto il sistema vada in tilt perché la capacità dei laboratori non regge la mole di tamponi molecolari richiesta. È un problema - conclude - che solleviamo da tempo: già in passato ho interrogato Emiliano anche circa le macchinette per la lettura in chemiluminescenza dei tamponi antigenici. A distanza di tempo mi trovo a dover chiedere ancora: che fine hanno fatto? Una risposta è doverosa non solo per i cittadini ma anche per gli operatori che vengono sovraccaricati nonostante la Regione abbia tutti gli strumenti -pagati con soldi pubblici- per mettere a regime il sistema".
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