BARI - Questa mattina il sindaco Antonio Decaro ha incontrato i progettisti di Isolarchitetti di Torino (con Icis, MCM Ingegneria, Studio Carbonara, Artuso Architetti, Angela Martino e Geoatlas), che si sono aggiudicati la gara di progettazione della nuova sede dell’Accademia delle Belle arti che sarà realizzata in alcuni degli edifici della ex caserma Rossani. Nel corso dell'incontro è stato presentato il progetto definitivo che servirà a ad avviare all’acquisizione dei pareri e alle gare per gli ultimi livelli di progettazione e successivamente i lavori.
L’intervento proposto prevede una riqualificazione di ampio respiro che investirà una parte significativa del tessuto urbano del quartiere e configurerà un nuovo polo culturale e un nuovo spazio pubblico a beneficio dell'intera collettività.
La riconversione dell’intera area, iniziata con il nuovo parco, il nuovo Urban Center della città e il polo bibliotecario di prossima consegna, si sostanzia anche nella realizzazione della nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti di Bari all'interno di altri tre dei principali edifici presenti nell'area della ex caserma Rossani. Il progetto ruota intorno alla futura riqualificazione dell'originale “Piazza d'Armi”, che nella proposta prende il nome e la forma di "Piazza d'Arti", un giardino che collega il nuovo parco con l'area a sud del quartiere diventando un’estensione all'aperto dell'Accademia, realizzata con le sembianze di un’arena, utile per installazioni artistiche, spettacoli e manifestazioni pubbliche.
Le scelte progettuali per la collocazione delle diverse funzioni e i criteri generali per le operazioni di restauro degli edifici esistenti sono state condivise con la Soprintendenza e guidate dai vincoli esistenti, in modo tale da preservare la leggibilità delle strutture originarie e da risultare in linea con il restauro quasi terminato degli altri due edifici presenti sul sito che ospiteranno il polo bibliotecario della Regione Puglia. In fase di elaborazione si è tenuto conto delle esigenze funzionali e quantitative dell'Accademia garantendo modalità di accesso differenziate ai diversi ambienti didattici, amministrativi, laboratoriali al fine di consentire la massima integrazione tra gli spazi e le attività, anche in considerazione della particolare tipologia degli edifici.
“La conferenza dei servizi per la trasmissione di tutti i pareri è già stata convocata e presto sottoporremo la necessaria variazione di destinazione d’uso di questi luoghi al parere del consiglio Comunale – spiega il sindaco Decaro -. Entro la fine dell’anno contiamo di poter pubblicare la gara per la realizzazione dei lavori. In questi anni cercando di programmare e progettare una nuova vita per ogni metro di questo luogo che, seppur centrale della città, era rimasto chiuso per trent’anni. Uno spazio che sarà dedicato all’arte, al tempo libero, alla comunità che per la prima volta si riapproprierà per intero della nuova Caserma Rossani”.
Nello specifico il progetto prevede la realizzazione di nuovi ambienti per la didattica e a servizio delle nuove funzioni su due livelli nei fabbricati D, E e H, per una superficie totale di intervento di oltre 9.000 mq e in particolare:
- Fabbricato D: la nuova Aula Magna, (dedicata alla didattica teatrale ed alle rappresentazioni, che potrà essere aperta anche agli utenti esterni), con un’ampia sala da 300 posti per il pubblico, il foyer e il palco con camerini, oltre ad aule didattiche, laboratorio di scenotecnica, spazi distributivi e servizi igienici;
- Fabbricato E: atrii, laboratori di incisione, laboratori di grafica, laboratori di decorazione, laboratori di plastica ornamentale, laboratori di decorazione e falegnameria, laboratori di anatomia, laboratori di scultura, aule multimediali, laboratori di pittura, laboratori di fashion, un'aula multimediale cinema/TV a gradoni, oltre a servizi e camerini, depositi, spazi distributivi, uffici per i docenti e servizi igienici;
- Fabbricato H: nuovi uffici per i docenti e per la consulta, aule didattiche, sala professori, sala riunioni, oltre a spazi distributivi e servizi igienici;
Il progetto comporta inoltre interventi sulle strutture esistenti che saranno eseguiti con materiali e tecniche analoghe e compatibili con quelle originali, oltre ad interventi impiantistici che prevedono la realizzazione di nuove centrali frigorifere per la produzione di acqua refrigerata e acqua calda per i tre edifici, impianti di climatizzazione, riscaldamento, ventilazione e fornitura di aria primaria ai locali, con il recupero delle acque meteoriche e supervisione generale delle utenze, al fine di perseguire un risparmio energetico ed economico per i costi di gestione e manutenzione. Essendo gli edifici sottoposti a vincolo, si è cercato di rendere il meno impattante possibile l’impiantistica a servizio del complesso, prevedendo centrali tecnologiche interrate e interventi di mitigazione per gli elementi tecnologici in vista.
L’intervento, come da progettazione definiva, ha un importo complessivo di 22.750.000 milioni di euro di cui 18 già finanziati dal Patto delle città metropolitana di Bari. Per la restante parte l’amministrazione comunale sta già provvedendo alla ricerca di bandi e finanziamenti accessibili.
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