Al Teatro Duse si presenta il dramma di Savina Rupel


VITTORIO POLITO -
La Compagnia “Teatrino della Colonna” di Cristina e Monica Angiuli presenterà presso il Teatro “Duse” di Bari nei giorni 19 febbraio (ore 21,00) e 20 febbraio (ore 19,00), il dramma di Anna Maria Damato “Savina Rupel, madre di Ravensbruck”, rappresentato in Prima Nazionale all’Auditorium “Vallisa” di Bari.

Lo spettacolo rientra tra le manifestazioni del mese della memoria e riguarda la deportazione politica dei dissidenti sloveni del fascismo e del nazismo, esclusi gli ebrei.

Quella di Savina Rupel è la storia vera di una deportata politica internata nel lager femminile di Ravensbruck, nel quale dette alla luce il figlio Danilo, morto qualche giorno dopo fra le sue braccia, e appartiene alla categoria delle “salvate”, così definite da Primo Levi, ossia quelle deportate che nonostante le terribili vicissitudini, è riuscita a salvarsi, in virtù del coraggio e della speranza, tutta femminile, frutto del grande amore per la vita.

Savina si salvò con nella mente la tenace volontà ripetuta più volte in scena “mi devo tornar! – io devo tornare”, camminando incessantemente per giorni e giorni, per tornare a casa. Qui pensava di riabbracciare l’uomo che amava e che avrebbe dovuto sposare, se non fosse stata arrestata perché sospettata di collaborare con i partigiani sloveni, il giorno prima del matrimonio. Ma il suo compagno non c’era, l’anziano e affettuoso padre, interpretato da Felice Alloggio e la sorella Ivanka, interpretata da Monica Angiuli, le confessano che l’uomo con cui aveva concepito il piccolo Danilo viveva con un’altra donna perché aveva perso tutte le speranze di vederla viva.

Un dramma di alto spessore artistico e indubbio valore culturale, in cui gli spettatori potranno essere avvolti da quei sentimenti e valori universali che concorrono a che nulla venga dimenticato.

Da notare l’attenta regia di Monica Angiuli, alla sua prima esperienza di regista e scenografa e costumista; la scelta di musiche opportune cui ha collaborato, nella sua veste di aiuto regista, l’interprete Aldo Fornarelli; il testo scritto dall’attrice Anna Maria Damato, anch’ella alla prima esperienza di drammaturga, e la intimistica recitazione di Cristina Angiuli e Felice Alloggio, decani del teatro barese.

Testimonianze di Voiko Pahor, Ivana Pahor, Riccardo Goruppi, tutti parenti e amici di Savina Rupel, morta nel 2011 all’età di 91 anni.

Lo spettacolo è stato programmato, per il mese di aprile 2022, anche nei luoghi in cui sono avvenuti gli eventi e precisamente a Trieste e Pordenone

Consulenza storica del prof. Marco Coslovic, tecnico audio e video Nicola Damato.

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