BARI - “Bravo a Domenico Laforgia, presidente Aqp. Bravo per aver azzerato l’ipotesi di newco ideata da Di Cagno Abbrescia e avallata da Emiliano. Un’idea pari a una sciocchezza, perché si pretendeva di costituire una nuova società con i privati, per realizzare progettazione già appaltata, lavori rolling e forniture di tecnologie sconosciute. Mi piace ricordare che anche Di Cagno Abbrescia fu presentato come un super-tecnico senza pari, più o meno come Palese”.
Lo dichiara il consigliere regionale Fabiano Amati.
“Nel gennaio 2020 la Giunta regionale approvava il Piano industriale di Acquedotto Pugliese, contenente anche l’ipotesi della costituzione di una nuova società pubblico-privato, per gestire progettazioni e lavori per 640milioni. Il Piano industriale fu approvato nonostante le critiche all’ipotesi di newco e con il Presidente Emiliano che giustificava e avallava l’iniziativa assicurando la libertà del CdA di Aqp ‘qualora si tratti di rimediare al fatto che i tubi perdono acqua’. Grazie a Laforgia abbiamo invece capito che quell’iniziativa serviva più per dare da mangiare che da bere e che probabilmente il super-tecnico Di Cagno Abbrescia era un aspirante super-chef e non un super esperto di diritto, contabilità e organizzazione di strutture complesse, cioè le caratteristiche di un vero super-tecnico”.
“Nel gennaio 2020 la Giunta regionale approvava il Piano industriale di Acquedotto Pugliese, contenente anche l’ipotesi della costituzione di una nuova società pubblico-privato, per gestire progettazioni e lavori per 640milioni. Il Piano industriale fu approvato nonostante le critiche all’ipotesi di newco e con il Presidente Emiliano che giustificava e avallava l’iniziativa assicurando la libertà del CdA di Aqp ‘qualora si tratti di rimediare al fatto che i tubi perdono acqua’. Grazie a Laforgia abbiamo invece capito che quell’iniziativa serviva più per dare da mangiare che da bere e che probabilmente il super-tecnico Di Cagno Abbrescia era un aspirante super-chef e non un super esperto di diritto, contabilità e organizzazione di strutture complesse, cioè le caratteristiche di un vero super-tecnico”.