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Sono state necessarie più di 100 ore di lavoro con sei escavatori a sbancare la montagna, prima di arrivare a un soffio dal piccolo, senza però poterlo ancora trarre in salvo. Le squadre di soccorso hanno scavato un cratere di 30 metri, parallelo al pozzo, poi, con i picconi, un corridoio orizzontale, con il fortissimo rischio che la montagna possa franare.
Il governo marocchino in seduta speciale ha stanziato un vasto dispiegamento di mezzi di soccorso e uomini per trarre in salvo il bambino.