ROMA - L'Autorità per l'energia ha diffuso i primi dati
sull'impatto dei rincari di luce e gas sulle tasche
dei cittadini. I numeri sono allarmanti e il
Codacons accusa il governo di interventi
insufficienti e inadeguati.
Secondo l'Arera, infatti, "pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse)".
Arera ritiene che "una maggiore armonizzazione della regolazione degli stoccaggi in Europa possa essere uno strumento efficace per fronteggiare fenomeni di volatilità dei prezzi legati alla scarsità degli approvvigionamenti», sostiene l'autorità in audizione al Senato «anche in considerazione del fatto che la riduzione del livello di sicurezza conseguente a tali circostanze non riguarda solo il Paese nel quale lo stoccaggio si trova, ma eventuali eventi eccezionali produrrebbero effetti anche nel resto dell'Europa".
Secondo l'Arera, infatti, "pur con gli interventi straordinari da parte del Governo, nel primo trimestre 2022 sul primo trimestre 2021 si è registrato un aumento del 131% per il cliente domestico tipo di energia elettrica (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% per quello del gas naturale (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse)".
Arera ritiene che "una maggiore armonizzazione della regolazione degli stoccaggi in Europa possa essere uno strumento efficace per fronteggiare fenomeni di volatilità dei prezzi legati alla scarsità degli approvvigionamenti», sostiene l'autorità in audizione al Senato «anche in considerazione del fatto che la riduzione del livello di sicurezza conseguente a tali circostanze non riguarda solo il Paese nel quale lo stoccaggio si trova, ma eventuali eventi eccezionali produrrebbero effetti anche nel resto dell'Europa".