VICO DEL GARGANO (FG) - “Come avvenne a suo tempo per la candidatura condivisa di Bari e Taranto a Capitali della Cultura, anche stavolta CIA Agricoltori Italiani Puglia sosterrà un comune pugliese che concorrerà per l’assegnazione di un importante titolo dal punto di vista dell’immagine e della promozione. Nella sfida per ‘il Borgo dei Borghi’, la nostra organizzazione sindacale degli agricoltori sosterrà Vico del Gargano che, per l’occasione, rappresenterà tutta la Puglia”
E’ Giannicola D’Amico, vicepresidente regionale di CIA Puglia, ad annunciare il sostegno al “paese dell’olio e delle arance” che, dalla metà di marzo, sugli schermi della trasmissione televisiva ‘Kilimangiaro” (Rai Tre), cercherà di portare in Puglia per la prima volta il titolo di Borgo dei Borghi, vale a dire il riconoscimento di borgo più bello d’Italia in assoluto.
“Vico del Gargano rappresenta una parte qualitativamente importante dell’olivicoltura, dell’agrumicoltura e della zootecnia della Puglia”, ha aggiunto D’Amico. “Per noi, ovviamente, è importante valorizzare innanzitutto questi aspetti: si tratta di eccellenze produttive, aziende agricole che danno lavoro, producono ricchezza per il territorio e rappresentano un’opportunità occupazionale fondamentale soprattutto per le nuove generazioni. La vetrina televisiva nazionale mostrerà anche questo, con un paesaggio produttivo e rurale fortemente connotato nella sua straordinaria bellezza da uliveti a perdita d’occhio, splendidi aranceti, oltre che da allevamenti di vacca podolica e capra garganica. I nostri agricoltori sono custodi di questo immenso patrimonio di biodiversità”. Nelle annate di ‘carico’, a Vico del Gargano si riescono a produrre fino a 80mila quintali di olive da olio, in gran parte appartenenti alla cultivar dell’ogliarola garganica. Nelle campagne vichesi e in quelle garganiche più in generale, complessivamente, si producono più di 100mila quintali di arance e limoni.
“Si tratta di produzioni fondamentali anche dal punto di vista turistico”, ha spiegato D’Amico, “poiché alimentano e rafforzano l’attrattività del territorio, ampliando un’offerta che può contare su prodotti identitari dal valore eccezionale per gusto e proprietà nutritive. Per tutta la Puglia è fondamentale lavorare anche a questi aspetti, perché ci permettono di aumentare il valore aggiunto delle produzioni e permettono ai produttori di ampliare i loro mercati, la redditività, in un momento storico davvero molto difficile per le imprese agricole a causa di una serie incredibile di fattori negativi concomitanti: dalla siccità agli eventi climatici estremi, dall’insostenibile aumento dei costi di produzione alla battaglia al ribasso sui prezzi imposti spesso dalla parte meno lungimirante di GDO e industria alimentare”. “Facciamo i nostri complimenti e i migliori auguri, dunque, al Comune di Vico del Gargano per questa importante sfida e invitiamo i nostri associati dell’intera Puglia e tutta la regione a sostenere la candidatura di Vico a Borgo dei Borghi 2022”.
“Vico del Gargano rappresenta una parte qualitativamente importante dell’olivicoltura, dell’agrumicoltura e della zootecnia della Puglia”, ha aggiunto D’Amico. “Per noi, ovviamente, è importante valorizzare innanzitutto questi aspetti: si tratta di eccellenze produttive, aziende agricole che danno lavoro, producono ricchezza per il territorio e rappresentano un’opportunità occupazionale fondamentale soprattutto per le nuove generazioni. La vetrina televisiva nazionale mostrerà anche questo, con un paesaggio produttivo e rurale fortemente connotato nella sua straordinaria bellezza da uliveti a perdita d’occhio, splendidi aranceti, oltre che da allevamenti di vacca podolica e capra garganica. I nostri agricoltori sono custodi di questo immenso patrimonio di biodiversità”. Nelle annate di ‘carico’, a Vico del Gargano si riescono a produrre fino a 80mila quintali di olive da olio, in gran parte appartenenti alla cultivar dell’ogliarola garganica. Nelle campagne vichesi e in quelle garganiche più in generale, complessivamente, si producono più di 100mila quintali di arance e limoni.
“Si tratta di produzioni fondamentali anche dal punto di vista turistico”, ha spiegato D’Amico, “poiché alimentano e rafforzano l’attrattività del territorio, ampliando un’offerta che può contare su prodotti identitari dal valore eccezionale per gusto e proprietà nutritive. Per tutta la Puglia è fondamentale lavorare anche a questi aspetti, perché ci permettono di aumentare il valore aggiunto delle produzioni e permettono ai produttori di ampliare i loro mercati, la redditività, in un momento storico davvero molto difficile per le imprese agricole a causa di una serie incredibile di fattori negativi concomitanti: dalla siccità agli eventi climatici estremi, dall’insostenibile aumento dei costi di produzione alla battaglia al ribasso sui prezzi imposti spesso dalla parte meno lungimirante di GDO e industria alimentare”. “Facciamo i nostri complimenti e i migliori auguri, dunque, al Comune di Vico del Gargano per questa importante sfida e invitiamo i nostri associati dell’intera Puglia e tutta la regione a sostenere la candidatura di Vico a Borgo dei Borghi 2022”.