TARANTO - Aziende in affanno e crollo dei consumi. È l'allarme lanciato dagli associati di Casartigiani Taranto. Una crisi che attraversa ogni settore dell'artigianato e che rischia di provocare la definitiva chiusura di molte attività imprenditoriali del territorio che fino ad oggi hanno resistito alle difficoltà della pandemia. Il quadro è allarmante. La paura del contagio sta inducendo la gente a limitare le uscire, provocando un preoccupante processo di “desertificazione commerciale”: bar, ristoranti e negozio ormai da settimane sono semivuoti. La curva dei contagi dovrebbe essere in discesa e si spera che le imprese, che oggi sono sull’orlo del precipizio, possano presto tornare a lavorare serenamente.
«Auspichiamo un ritorno alla normalità quanto prima perché la situazione attuale non è certamente delle migliori. Nel nostro settore il lavoro è calato tantissimo da diversi mesi. - commenta Vincenzo Cosa, referente del settore ristorazione di Casartigiani - La gente ha paura di trascorrere una serata in un locale al chiuso. Ciò nonostante la nostra attività rimane comunque aperta con un conseguente consumo di elettricità ».
La ripresa infatti stenta ad esserci anche a causa del caro bollette, un ulteriore colpo di grazia per le imprese costrette a far fronte a costi più alti che si sommano alla diminuita capacità di acquisto per le famiglie.
«I costi per le forniture sono praticamente raddoppiate. Se continua di questo passo, avremo seri problemi. - riferisce Domenico Pizzulli, referente del settore Stampa e grafica - Se per alcuni sembra di tornare alla normalità , in realtà di normale non c'è niente. Il mio lavoro è drasticamente calato. Noi imprenditori siamo preoccupati e spaventati».
Ad acuire il problema si aggiunge poi l'impossibilità , per le aziende che hanno ottenuto i ristori nel 2021, di accedere alla nuova misura straordinaria di sostegno economico “Microcredito”.
«La Regione Puglia non ha considerato che la crisi non è superata ma anzi sta peggiorando anche a causa dei rincari sulle bollette di luce e gas. - spiegano il direttore e il segretario di Casartigiani Taranto, Stefano Castronuovo e Rosita Giaracuni – Anche per lo strumento di agevolazione “Custodiamo le imprese” restano fuori le aziende che già hanno ottenuto il finanziamento e chi accede per la prima volta al bando è spesso penalizzato per i requisiti di partecipazione troppo stringenti. In questa maniera resteranno fuori tantissimi imprenditori fortemente danneggiati dalla crisi. Per di più, - riferiscono ancora - i ristori previsti dal Governo sono ancora fermi per la mancata emanazione dei decreto attuativi e la cassa integrazione per Covid non è stata prorogata; resta solo quella ordinaria che però non è ancora partita. Siamo in uno stato di completa paralisi e a pagarne le spese sono le aziende. È evidente – concludono Castronuovo e Giaracuni- che gli artigiani sono ormai sfiniti. È necessario pertanto un impegno maggiore da parte delle istituzioni. I nostri imprenditori meritano un supporto concreto a sostegno della ripresa economica. Ci si attivi seriamente per la sopravvivenza dell'artigianato locale».
«Auspichiamo un ritorno alla normalità quanto prima perché la situazione attuale non è certamente delle migliori. Nel nostro settore il lavoro è calato tantissimo da diversi mesi. - commenta Vincenzo Cosa, referente del settore ristorazione di Casartigiani - La gente ha paura di trascorrere una serata in un locale al chiuso. Ciò nonostante la nostra attività rimane comunque aperta con un conseguente consumo di elettricità ».
La ripresa infatti stenta ad esserci anche a causa del caro bollette, un ulteriore colpo di grazia per le imprese costrette a far fronte a costi più alti che si sommano alla diminuita capacità di acquisto per le famiglie.
«I costi per le forniture sono praticamente raddoppiate. Se continua di questo passo, avremo seri problemi. - riferisce Domenico Pizzulli, referente del settore Stampa e grafica - Se per alcuni sembra di tornare alla normalità , in realtà di normale non c'è niente. Il mio lavoro è drasticamente calato. Noi imprenditori siamo preoccupati e spaventati».
Ad acuire il problema si aggiunge poi l'impossibilità , per le aziende che hanno ottenuto i ristori nel 2021, di accedere alla nuova misura straordinaria di sostegno economico “Microcredito”.
«La Regione Puglia non ha considerato che la crisi non è superata ma anzi sta peggiorando anche a causa dei rincari sulle bollette di luce e gas. - spiegano il direttore e il segretario di Casartigiani Taranto, Stefano Castronuovo e Rosita Giaracuni – Anche per lo strumento di agevolazione “Custodiamo le imprese” restano fuori le aziende che già hanno ottenuto il finanziamento e chi accede per la prima volta al bando è spesso penalizzato per i requisiti di partecipazione troppo stringenti. In questa maniera resteranno fuori tantissimi imprenditori fortemente danneggiati dalla crisi. Per di più, - riferiscono ancora - i ristori previsti dal Governo sono ancora fermi per la mancata emanazione dei decreto attuativi e la cassa integrazione per Covid non è stata prorogata; resta solo quella ordinaria che però non è ancora partita. Siamo in uno stato di completa paralisi e a pagarne le spese sono le aziende. È evidente – concludono Castronuovo e Giaracuni- che gli artigiani sono ormai sfiniti. È necessario pertanto un impegno maggiore da parte delle istituzioni. I nostri imprenditori meritano un supporto concreto a sostegno della ripresa economica. Ci si attivi seriamente per la sopravvivenza dell'artigianato locale».