Gli sperperi della Pubblica Amministrazione

VITTORIO POLITO - In questi ultimi tempi non si parla d’altro che dell’elezione del presidente della Repubblica, di covid, vaccinazioni, no vax, Movimento 5 stelle, Lega, Fratelli d’Italia, tutte cose che interessano poco al cittadino i quali hanno nel mirino i notevoli aumenti di luce e gas, l’inflazione che sta raggiungendo picchi altissimi, mentre stipendi e, soprattutto le pensioni, che sono sempre ai minimi storici.

Delle spese folli della Pubblica Amministrazione e dei costi della Politica non ne parla nessuno. Mi capita di leggere sull’argomento una nota di Bepi Martellotta, pubblicata sulla Gazzetta del Mezzogiorno del 7 agosto 2011, che la dice lunga sullo sperpero di denaro pubblico da parte degli Enti centrali e periferici che ci amministrano. Basti pensare alle enormi spese per auto e autisti, quelle per i cellulari e così via. Sarebbe veramente difficile quantificare l’entità delle spese che produce l’utilizzo di una «auto blu»: auto, autista, radiotelefono, manutenzione, cellulare, indennità per lavoro straordinario e missione per gli autisti e personale utilizzato, accompagnamento in molti casi di parenti, espletamento dei servizi privati, non solo dell’assegnatario dell’auto, ma spesso anche del personale assegnato, che con il servizio non hanno nulla a che vedere.

Molti governi hanno promesso o tentato riforme (Andreotti nel 1991, Berlusconi nel 1994, ecc.), ma i risultati non si sono mai visti concretamente. Insomma le casse dello Stato rappresentano mucche da mungere e sangue da succhiare da parte di voraci sanguisughe e parassiti che popolano i palazzi della politica. Per non parlare delle scorte moltiplicatesi a dismisura negli ultimi anni, inutili per molte persone, delle quali si sta facendo un grande uso e abuso.

Il Governo, bontà sua, con il DPCM del 3 agosto 2011, dispose la regolamentazione delle “auto blu”, nel quale si legge, tra l’altro, che: «D’ora in poi, nei Ministeri avranno diritto alle auto “blu” solamente i ministri, i viceministri e i sottosegretari. Le auto “blu” saranno invece assegnate solo ai i titolari di uffici di gabinetto, di dipartimento e del segretariato generale. Non ne avranno quindi più diritto i direttori generali, i capi degli uffici legislativi e i capi delle segreterie e degli uffici stampa. Inoltre, nel caso di Enti pubblici non economici avranno diritto all’auto solo i presidenti, mentre saranno esclusi da questo benefit i direttori generali, i componenti dei Consigli di amministrazione e i revisori. Viene inoltre resa obbligatoria per legge la comunicazione da parte delle amministrazioni centrali e locali su proprietà, noleggio o uso a qualunque titolo delle vetture». Senza parlare di gettoni di presenza, indennità, assicurazioni, altri benefit dei quali si avvantaggiano i nostri amministratori.

Altro tasto dolente è l’evasione fiscale che in Italia è stimata in circa 110 miliardi di euro l’anno, un importo paurosamente elevato che, comunque, appare decisamente inferiore agli oneri che i cittadini e le imprese subiscono in virtù degli sprechi, degli sperperi e delle inefficienze della nostra Pubblica Amministrazione, che ammonterebbero a oltre 200 miliardi all’anno, una dimensione economica quasi doppia rispetto all’evasione.

Provate a immaginare lo spreco di risorse che avviene nella pubblica amministrazione, non solo in fatto di auto blu, ma anche di scorte, di materiali di consumo, telefoni, fotocopie, ecc. E questi che fanno, pensano ad assicurarsi la poltrona a vita, ad aumentare i mandati, a beghe personali o altro, invece di affrontare i problemi seri che assillano il nostro Paese. Insomma pescano solo e sempre nelle tasche degli italiani, che si impoveriscono sempre più.

Pertanto, mettetevi l’anima in pace, chi deve sopportare i sacrifici della crisi economica, politica, della pandemia ecc., sono solo ed esclusivamente i meno abbienti, i ricchi saranno sempre più ricchi ed i poveri, oltre ad aumentare, saranno sempre più poveri.

Quanto sopra è quello che offre il Bel Paese agli italiani.