"Kiev può cadere in poche ore"

(Giovanni Cancemi/Shutterstock)
KIEV - L'Ucraina è pronta a capitolare: porti e aeroporti chiusi, risuonano a Kiev più volte le sirene d'allarme, la metropolitana ora funge da bunker antiaereo. La minaccia sulla capitale è drammatica: con il calare del coprifuoco di notte, gli appelli a cercare rifugi sicuri assumono toni sempre più allarmati. 

Era già iniziata all'alba la grande fuga dei residenti, con ingorghi lunghi chilometri a ovest. "Tutti gli Stati di confine hanno in programma di accogliere immediatamente i profughi dall'Ucraina", ha rassicurato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen.

Intanto il presidente Usa Joe Biden raduna l'Occidente al vertice del G7 e annuncia la decisione congiunta di punire "l'attacco ingiustificato all'Ucraina" di Mosca con un "pacchetto devastante di sanzioni e altre misure economiche". 

Poi dalla Casa Bianca parla in diretta tv alla nazione per oltre mezz'ora e illustra la dura risposta americana: sanzioni su altre quattro banche statali russe (da mille miliardi di dollari), tra cui il colosso Vtb, e il dimezzamento dell'export di materiale tecnologico in Russia.

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