ROMA - I test disponibili in commercio sono in grado di
individuare la presenza di anticorpi contro il
Sars-Cov-2. L'Iss, però, avverte che non esiste un
livello standard che assicuri la protezione nei
confronti dell'infezione.
L’Istituto superiore della Sanità chiarisce in una nota che i test sierologici non possono ad oggi «indicare se una persona debba o meno essere vaccinata, o se possa o meno avere accesso alla certificazione verde Covid-19». Comprendere quale sia la durata della protezione acquisita dopo l’infezione è uno dei quesiti che appassiona la ricerca. Sull’analisi degli anticorpi si basano i test sierologici, che secondo alcuni esperti, potrebbero diventare uno strumento per l’esenzione da futuri richiami vaccinali o per l’estensione dalla durata del Green pass per coloro che abbiano un risultato che accerti la presenza di anticorpi nel sangue.
L’Istituto superiore della Sanità chiarisce in una nota che i test sierologici non possono ad oggi «indicare se una persona debba o meno essere vaccinata, o se possa o meno avere accesso alla certificazione verde Covid-19». Comprendere quale sia la durata della protezione acquisita dopo l’infezione è uno dei quesiti che appassiona la ricerca. Sull’analisi degli anticorpi si basano i test sierologici, che secondo alcuni esperti, potrebbero diventare uno strumento per l’esenzione da futuri richiami vaccinali o per l’estensione dalla durata del Green pass per coloro che abbiano un risultato che accerti la presenza di anticorpi nel sangue.
Sull’utilizzo di questi test, l’Iss cita quanto affermato dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc): «Anche se il riscontro di anticorpi suggerisce la presenza di una risposta immunitaria, non è noto se tali livelli anticorpali siano in grado di fornire una protezione sufficiente e per quanto tempo sia duratura».