CDV - Il Papa emerito scrive una lunga lettera in risposta
al rapporto sugli abusi nell'arcidiocesi tedesca di
cui era arcivescovo. In particolare Ratzinger ha espresso
vergogna e dolore per quanto emerso, chiedendo
perdono alle vittime.
Nella lettera a commento del rapporto sulla pedofilia nella diocesi di Monaco il Papa emerito ha ricordato i suoi incontri con le vittime nei viaggi apostolici da Pontefice e scrive: "Come in quegli incontri - ha scritto -, ancora una volta posso solo esprimere nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono. Ho avuto grandi responsabilità nella Chiesa cattolica. Tanto più grande è il mio dolore per gli abusi e gli errori che si sono verificati durante il tempo del mio mandato nei rispettivi luoghi. Ogni singolo caso di abuso sessuale è terribile e irreparabile. Alle vittime degli abusi sessuali va la mia profonda compassione e mi rammarico per ogni singolo caso".
Ratzinger ha continuato la sua lettera dicendosi "colpito" del fatto di essere stato presentato come "un bugiardo" per la "svista" contenuta nella memoria presentata ai legali autori del rapporto. Benedetto XVI ringrazia i collaboratori del lavoro fatto: "Vorrei ringraziare in particolare il piccolo gruppo di amici che, con abnegazione, per me ha redatto la mia memoria di 82 pagine per lo studio legale di Monaco, che da solo non avrei potuto scrivere".
Nella lettera a commento del rapporto sulla pedofilia nella diocesi di Monaco il Papa emerito ha ricordato i suoi incontri con le vittime nei viaggi apostolici da Pontefice e scrive: "Come in quegli incontri - ha scritto -, ancora una volta posso solo esprimere nei confronti di tutte le vittime di abusi sessuali la mia profonda vergogna, il mio grande dolore e la mia sincera domanda di perdono. Ho avuto grandi responsabilità nella Chiesa cattolica. Tanto più grande è il mio dolore per gli abusi e gli errori che si sono verificati durante il tempo del mio mandato nei rispettivi luoghi. Ogni singolo caso di abuso sessuale è terribile e irreparabile. Alle vittime degli abusi sessuali va la mia profonda compassione e mi rammarico per ogni singolo caso".
Ratzinger ha continuato la sua lettera dicendosi "colpito" del fatto di essere stato presentato come "un bugiardo" per la "svista" contenuta nella memoria presentata ai legali autori del rapporto. Benedetto XVI ringrazia i collaboratori del lavoro fatto: "Vorrei ringraziare in particolare il piccolo gruppo di amici che, con abnegazione, per me ha redatto la mia memoria di 82 pagine per lo studio legale di Monaco, che da solo non avrei potuto scrivere".
"Nel lavoro gigantesco di quei giorni - l'elaborazione della presa di posizione - è avvenuta una svista riguardo alla mia partecipazione alla riunione dell'Ordinariato del 15 gennaio 1980. Questo errore, che purtroppo si è verificato, non è stato intenzionalmente voluto e spero sia scusabile", sottolinea Ratzinger riferendosi alla correzione già fatta sul tema lo scorso 24 gennaio.
"Esso nulla toglie alla cura e alla dedizione che per quegli amici sono state e sono un ovvio imperativo assoluto. Mi ha profondamente colpito che la svista sia stata utilizzata per dubitare della mia veridicità , e addirittura per presentarmi come bugiardo. Tanto più mi hanno commosso le svariate espressioni di fiducia, le cordiali testimonianze e le commoventi lettere d'incoraggiamento che mi sono giunte da tante persone", ha concluso.