NICOLA ZUCCARO - Dieci anni fa, il 1 marzo 2012, muore improvvisamente a Montreux, stroncato da infarto, Lucio Dalla. Il tragico segno del destino volle che la sua esistenza terminasse 3 giorni prima il suo 69mo compleanno e dopo la sua ultima esibizione all'insegna del Jazz, genere musicale al quale si avvicinò all'età di 10 anni con un clarinetto regalatogli da Walter Fantuzzi, marito della socia nella sartoria di sua madre in Bologna.
Dopo gli inizi jazzistici, che gli consentirono di acquisire una poliedricità musicale (senza eguali nella storia della musica leggera italiana), nella seconda metà degli anni '70 e a seguito della rottura del legame artistico con Roberto Roversi - noto poeta e autore di testi musicali - la carriera di Lucio Dalla conobbe la svolta che gli consentì l'ingresso nell'Olimpo dei cantautori italiani. A determinarlo, nel 1977, fu il brano "Come è profondo il Mare".
Scritto presso le Isole Tremiti, dove decise di ritirarsi per un breve periodo, a 45 anni di distanza, insieme ad altri testi musicati (Nuvolari del 1976 e Caruso del1986), eccelle ancora per sonorità musicale e per profondità poetica. Qualità che furono risaltate dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel messaggio di cordoglio con la seguente sottolineatura: "Autore e voce forte e originale che ha rinnovare e a promuovere la canzone italiana nel mondo".