BARI - “Sei mesi fa, esattamente il 22 settembre dello scorso anno, ho sollecitato l’assessore al Bilancio Piemontese perché potesse sbrogliare la matassa della burocrazia regionale e dare agli studenti di Crispiano un Istituto professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera ‘E. Morante’ degno di questo nome, visto che i finanziamenti sono da tempo erogati e disponibili (oltre 3,2 milioni di euro), mentre gli studenti, i docenti, il personale amministrativo e operatori vari continuavano e continuano tutt’oggi, a stare in strutture vetuste e insicure, inadeguati a un percorso scolastico e formativo, per altro contribuendo allo spreco di risorse pubbliche a causa dell’oneroso fitto che la Provincia continua a sostenere per l’immobile che ospita la comunità scolastica". Così in una nota il consigliere Renato Perrini (FdI).
“Una vicenda - prosegue - che ormai va avanti da quattro anni, dal 2018 quando la Regione approvò il Piano regionale triennale di edilizia scolastica 2018/2020 finalizzato al finanziamento di interventi straordinari di ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento sismico, efficientamento energetico degli istituti scolastici, nonché alla costruzione di nuovi edifici scolastici pubblici e alla realizzazione di palestre scolastiche nelle scuole o di interventi volti al miglioramento delle palestre scolastiche esistenti. In quell’occasione gli studenti, i professori e gli operatori scolastici che frequentano e lavorano all’IPSSEOA ‘E. Morante’ di Crispiano tirarono un sospiro di sollievo: finalmente di lì a breve avrebbero potuto lasciare l’immobile in affitto ed avere una scuola moderna, funzionale, all’altezza delle loro aspettative ed esigenze.
“Per questo ho presentato un’interrogazione al presidente Emiliano e all’assessore Piemontese per sollecitarli ancora una volta e procedere celermente all’espletamento dell’iter necessario per permettere l’avvio dei lavori necessari, ma soprattutto se sono a conoscenza dei costi sostenuti dagli enti locali per il fitto delle strutture scolastiche. Costi che sono davvero uno spreco di risorse pubbliche!”, conclude Perrini.