Banca Popolare di Puglia e Basilicata e FEduF (Abi): con l’educazione finanziaria per combattere gli stereotipi


ALTAMURA (BA) – Le bambine e i bambini delle ultime classi delle scuole primarie di tre scuole - Istituto Comprensivo C. Gennari di Maratea di Trecchina, I.C.1 L. Milani di POLICORO (MT) e

IC Nicholas Green-Giovanni Paolo II di Candela (FG) - saranno protagonisti degli eventi online “Abbasso gli stereotipi”, promossi da Banca Popolare di Puglia e Basilicata e FEduF (ABI), con l’obiettivo di stimolare una riflessione sulla parità di genere come strumento di sostenibilità oltre che competenza di educazione civica e per sviluppare conoscenze indispensabili per abbattere gli stereotipi e le differenze.

“Abbattiamo gli stereotipi!” è una lezione di cittadinanza economica per imparare che non esistono differenze tra le abilità maschili e femminili, soprattutto quando si parla di autonomia, di sostenibilità e di futuro.

Purtroppo, numerose ricerche testimoniano come la disuguaglianza di genere abbia costi sociali ed economici assolutamente rilevanti: secondo una ricerca del Boston Consulting Group le aziende con almeno il 30% dei dirigenti donne hanno un aumento del 15% della redditività rispetto a quelle con direttivi solo maschili e basta una sola donna in più nella squadra di manager per aumentare il rendimento di una azienda da 8 a 13 punti base. Ciononostante, il Rapporto annuale “Women in Business” 2021 di Grant Thornton in Italia evidenza come le posizioni di CEO occupate dalle donne siano scese al 18% rispetto al 23% registrato nel 2020, mentre In Europa la stessa posizione è occupata al 21% da donne.

“Se valutiamo questi dati, è evidente che, ad oggi, la parità tra uomini e donne nel contesto lavorativo non è stata ancora raggiunta in nessuno degli Stati membri della UE. A riguardo, gli obiettivi del PNRR hanno infatti posto particolare attenzione anche alla parità di genere – ricorda Leonardo Patroni Griffi, Presidente di BPPB. – Ci aspetta quindi un grande lavoro dal punto di vista del cambiamento culturale e perciò dobbiamo rivolgerci a tutti iniziando a parlare di questi temi già alle bambine e ai bambini delle scuole primarie. A tale intento, infatti, risponde l’attività avviata con FEduF nelle scuole del nostro territorio”.

Numerose ricerche dimostrano infatti come a partire dall’adolescenza, sia i ragazzi sia le ragazze subiscano pressioni a conformarsi agli stereotipi di genere prevalenti nella società in cui vivono, e come queste spinte alimentino, negli adolescenti, lo sviluppo di comportamenti e competenze in linea con tali stereotipi. Le differenze di genere sono quindi sostanziali e si evidenziano in alcuni comportamenti fotografati, ad esempio, dall’’indagine “Emergenza COVID-19: gli italiani tra fragilità e resilienza finanziaria”, commissionata dal Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria. A fronte della crisi indotta dalla pandemia, circa il 40% delle intervistate ha dichiarato di soffrire di ansia a causa di questioni finanziarie, contro il 30% degli intervistati maschi e quasi il 40% delle intervistate testimonia di non riuscire a far fronte a una spesa imprevista di 2.000 €, contro il 26% degli uomini.

“Tutti i dati confermano come sia urgente e necessario investire sulla cultura finanziaria per agevolare il percorso di costruzione di uno sviluppo sociale ed economico equilibrato, sostenibile e inclusivo. Per questa ragione FEduF (ABI), grazie al fondamentale contributo delle donne e degli uomini di Banca Popolare di Puglia e Basilicata, promuove da circa un decennio l’educazione finanziaria all’interno delle scuole – spiega Giovanna Boggio Robutti – Direttore Generale della FEduF - tenendo ben presente che l’istruzione e la formazione non si devono limitare a impartire conoscenze, ma devono sviluppare competenze e trasmettere i valori fondamentali necessari per indurre comportamenti corretti e responsabili".