LECCE - “L’incontro di oggi con i sindaci dei comuni interessati dal progetto eolico off-shore al largo della costa tra Otranto e Santa Cesarea Terme è stato un importante momento di confronto. L’obiettivo è fare sintesi sul percorso da portare avanti insieme alla Regione”. Lo dichiara il vicepresidente del consiglio regionale Cristian Casili.
“Il periodo storico che stiamo vivendo - continua Casili - ci pone di fronte a una crisi energetica epocale. Occorre fare il possibile per definire una corretta e razionale gestione e pianificazione delle fonti rinnovabili, anche per limitare gli impatti visivi ed ambientali che tali opere possono arrecare ad una delle economie più importanti del Salento che è rappresentata dal turismo. La nostra regione in questi anni ha dato tanto in investimenti in rinnovabili, al punto che siamo tra i maggiori produttori di energia proveniente dal sole e dal vento. Parallelamente bisogna tener conto anche del forte impatto degli impianti onshore sul paesaggio interno dove la campagna pugliese è stata presa d’assalto da impianti fotovoltaici e eolici. È evidente che non possiamo sottrarci tout court all’installazione di parchi eolici offshore se vogliamo raggiungere livelli produttivi tali da renderci sempre più autosufficienti. Per non fare gli errori del passato è tuttavia auspicabile che questi impianti siano allocati valutando le soluzioni migliori per evitare che gli impatti visivi possano generare danno lungo tratti di costa dall'alto valore paesaggistico come quelli dei comuni di Santa Cesarea e Castro fino a Santa Maria di Leuca. La Regione può sollecitare il Governo nazionale ad accelerare il cronoprogramma per la definitiva approvazione dei piani di gestione dello spazio marittimo. L’Italia ha presentato la sua proposta alla Commissione Europea a fine 2021, ma l’iter per la loro definitiva approvazione non risulta concluso. Tali piani sono importanti, tra l’altro, per individuare la migliore distribuzione spaziale delle attività e dei diversi usi delle acque marine, tra cui rientrano gli impianti e le infrastrutture per la prospezione, lo sfruttamento e l'estrazione di idrocarburi e la produzione di energia da fonti rinnovabili”.