FOGGIA – La proclamazione dello stato di agitazione e una manifestazione di protesta unitaria, lunedì 7 marzo 2022. Le lavoratrici e i lavoratori degli Istituti Penitenziari di Lucera, Foggia e San Severo manifesteranno dalle ore 10 del 7 marzo davanti all’Istituto Penitenziario del capoluogo. Ad annunciarlo, con una nota stampa congiunta, sono le organizzazioni sindacali di categorIA OSAPP, SINAPPE, UIL P.A., FNS CISL, USPP, FSA-CNPP ed FP CGIL.
STATO DI ABBANDONO. Lavoratrici, lavoratori e organizzazioni sindacali protestano “contro lo stato di abbandono in cui versa il sistema carcerario italiano negli ultimi due anni. Gli Istituti Penitenziari di Lucera, Foggia, San Severo e i relativi Nuclei traduzioni sono al limite del collasso, con carichi di lavoro non più fronteggiabili con gli attuali organici, ben al di sotto delle piante organiche già sottodimensionate e falcidiate dalla Legge Madia, con inevitabili ripercussioni sulle pessime condizioni lavorative ed organizzative dei poliziotti penitenziari. Carenze di organico sopperite dall’Amministrazione con un esorbitante ricorso al lavoro straordinario, talvolta fino (e spesso oltre) a 50 ore lavorative mensili, senza nemmeno la necessaria copertura finanziaria, ricorso che ormai è diventato regola per fronteggiare la costante emorragia di personale e l’esponenziale aumento dei carichi di lavoro”. Il Personale di Polizia Penitenziaria con sempre maggiore frequenza è costretto a ricoprire più posti di servizio contemporaneamente, con evidenti e inevitabili ripercussioni sullo stress lavoro-correlato. Gli agenti sempre più spesso sono costretti ad espletare turni di servizio superiori alle 9 ore di lavoro, anche nei delicati servizi di piantonamento nei reparti ospedalieri, con mancato rispetto dei tempi di recupero psicofisico.
LE AGGRESSIONI. Negli ultimi mesi, le aggressioni da parte dei detenuti sono divenute una costante. Una situazione ignorata dal Ministero della Giustizia. Un problema drammatico che appare non solo irrisolto, ma nemmeno affrontato né sul piano della sicurezza né dal punto di vista della normativa con l’inasprimento delle norme disciplinari dell’ordinamento penitenziario e l’inasprimento delle norme penali. I sindacati riscontrano l’assenza di manutenzione per strutture e fabbricati, con interi settori e servizi dichiarati inagibili da tempo e non ripristinati. In quest’ottica, oramai comune a tutti gli istituti della Repubblica, la situazione degli istituti della Provincia di Foggia è diventata emblematica e per alcuni versi un paradosso. Vi è una carenza endemica per tutti e tre gli istituti, i quali si trovano a fronteggiare, senza alcuna considerazione da parte del Dap, la gestione di una criminalità feroce a Foggia, Cerignola, San Severo e sul Garganica, sempre più preponderante e aggressiva.
SERVONO RINFORZI VERI. “Emergenza fronteggiata da altri ministeri con potenziamento di personale delle varie forze di polizia, cosa che, salvo un intervento deciso sulla Casa Circondariale di Foggia, all’indomani dell’eclatante evasione di massa di due anni fa, ad opera dell’ex capo del Dipartimento Petralia, non sta facendo il Suo Ministero”, scrivono le organizzazioni sindacali rivolgendosi al ministro Cartabia, “tanto che per questo istituto non si è riusciti nemmeno a individuare un nuovo comandante, in pianta stabile, di provata esperienza e in discontinuità col passato, che potesse ridisegnare l’organizzazione del lavoro e restituire motivazione, fiducia sicurezza e metodo di lavoro al personale. La situazione non è migliore per i soli due Direttori presenti per i tre istituti, e non da ultimo per l’estrema carenza di Educatori e personale del comparto ministeri in genere. A questo stato di cose, si aggiunge un’assenza di manutenzione degli istituti che vede il suo apice nella dichiarazione di inagibilità oramai da due anni di parte degli uffici e servizi della Casa Circondariale di Lucera e di parte della Caserma della Casa Circondariale di Foggia. Queste non sono che alcune delle motivazioni di uno stato del sistema penitenziario da lei delineato e, in esso, della Polizia Penitenziaria e aggiungiamo di tutto il personale operante dai Direttori agli Educatori e personale Amministrativo, oramai al collasso, protratto unicamente verso una utopica gestione della pena esterna al carcere. Sotto la sua gestione, Ministro Cartabia, il sistema Carcerario e la Polizia Penitenziaria stanno vivendo uno dei periodi peggiori della storia della Repubblica Italiana. Per questi motivi le organizzazioni firmatarie del presente documento proclamano lo stato di agitazione e l’indizione di una manifestazione di protesta per il 07/03/22 dalle ore 10 davanti all’Istituto Provinciale di Foggia, per esternare tutto il proprio legittimo dissenso e forzare l’immobilismo e l’indifferenza alle problematiche della Polizia Penitenzia da parte sua e del suo Ministero, che riteniamo scientemente responsabile delle condizioni lavorative della Polizia Penitenziaria”.