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"La Russia sta creando una 'realtà umanitaria' alternativa e sta cercando di aprire le sue cosiddette 'vie di evacuazione' verso la Russia per gli abitanti di Mariupol - ha detto - La maggior parte dei cittadini non vuole 'fuggire' nel territorio dell'aggressore. E le truppe russe stanno portando con la forza i civili nei territori occupati o in Russia". "Parliamo già di decine di migliaia di ucraini ricollocati con la forza in questo modo", ha aggiunto.
"L'attacco a Leopoli è un messaggio per Biden". Ne è convinto il sindaco della città nell'ovest dell'Ucraina che nelle scorse ore è stata bersaglio dei raid russi per la seconda volta dall'inizio dell'operazione militare di Mosca.
Nel mentre, dopo le sferzanti parole del presidente Usa Joe Biden contro Putin definito un 'macellaio', i rapporti tra Washington e Mosca sono al punto di rottura.
La Casa Bianca si è affrettata a precisare che Biden non intendeva sollecitare un cambio di regime, un retroscena poi lo propone il Washington Post che, citando fonti, spiega che i funzionari Usa sono stati colti di sorpresa dal presidente americano: nel discorso pronunciato a Varsavia non c'era nessun riferimento al fatto che Putin non potesse restare al potere. Biden ha parlato a braccio, specifica.
Anche per questa appena cominciata 32/ma giornata di guerra poi, non manca il messaggio -e l'appello- del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale nel consueto videomessaggio torna a chiedere aiuto militare all'Occidente e questa volta spiegando che è l'unico modo per salvare la città martire di Mariupol. "E' impossibile salvare Mariupol senza altri tank e aerei", ha detto. "L'Ucraina - ha spiegato - Non può abbattere i missili russi con fucili e mitra" e ha denunciato la lentezza nelle forniture al suo Paese. "Chi guida la comunità Euro-atlantica? E' ancora Mosca, attraverso l'intimidazione?", si è chiesto polemicamente.