Proseguono i raid su Kiev. Le esplosioni avvenute in serata sulla capitale hanno colpito alcuni edifici residenziali e un centro commerciale del quartiere Podilsk. A confermarlo su Telegram il sindaco Vitaliy Klitschko. Le immagini del Kyiv Independent delle telecamere di sicurezza del parcheggio del centro commerciale Retroville che hanno ripreso l'esplosione in diretta mostrano lo scoppio, le fiamme e i detriti che volano.
Nel frattempo arriva l'ultimatum di Mosca "a tutte le formazioni militari ucraine a lasciare Mariupol domani, senza armi e munizioni". Così il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo Mikhail Mizintsev, citato da Interfax.
"La procedura per lasciare la città è organizzata come segue. Tra le 10 e mezzogiorno di domani, tutte le formazioni militari ucraine e i mercenari stranieri senza eccezioni, senza armi e munizioni, devono uscire utilizzando il percorso concordato con l'Ucraina", ha detto Mizintsev in un briefing, riferendosi al piano proposto dalla Russia. "Russia e Ucraina hanno approvato un percorso per l'evacuazione dei cittadini da Mariupol verso un territorio controllato da Kiev. Mosca suggerisce di dichiarare un cessate il fuoco temporaneo dalle 9.30 ora di Mosca di lunedì".
"La Russia apre corridoi umanitari da Mariupol verso est e in coordinamento con la parte ucraina verso ovest alle 10 di domani - ha detto Mizintsev - il via al cessate il fuoco da parte di entrambe le parti è segnato dall'alzarsi di bandiere: rosso da parte russa e bianco da parte ucraina".
"La Russia aspetta da Kiev una risposta alle misure proposte sull'evacuazione dei civili da Mariupol entro le 5.00 ora di Mosca (le 3.00 ora italiana) di domani", ha continuato Mikhail Mizintsev. "Chiediamo alle autorità di Kiev di tornare in sé e fare marcia indietro rispetto alle istruzioni precedenti che obbligano i combattenti a sacrificarsi e diventare "i martiri di Mariupol" - ha aggiunto - Inoltre, insistiamo con la richiesta di una risposta scritta ufficiale da parte ucraina entro le 5:00 per salvare i residenti di Mariupol e le infrastrutture della città ".