BARI - “Come non condividere la proposta del collega Amati di candidare la Puglia per un rigassificatore e non solo perché viviamo oggi una crisi energetica che spinge l’Italia a diventare sempre più autonoma sotto il profilo energetico, ma perché un rigassificatore in Puglia fu autorizzato nel 2004, proprio a Brindisi, terra di Amati, dall'allora governo Fitto". Così in una nota Ignazio Zullo, capogruppo regionale di FdI.
"Il presidente Fitto - prosegue Zullo - si assunse la responsabilità di mettere attorno a un tavolo il governo nazionale e la società inglese British Gas. Tutto era pronto per avviare il cantiere, ma si scatenarono le proteste di politici, ambientalisti e associazioni che si opposero con tutte le loro forze. Poi al governo regionale arrivo Vendola, che votarono anche per questo… e furono accontentati.
Ma cosa sarebbe successo se quel Rigassificatore fosse stato realizzato?
“Sono mancati il senso di responsabilità e la capacità politica che purtroppo ancora oggi non ritroviamo in Emiliano”, conclude Zullo.
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