BARI - “Mi chiedo se sia una sanità pubblica degna di questo nome quella che nega una rapida assistenza ad anziani e bambini. Dopo il novantenne che ha atteso 27 ore nel Pronto Soccorso a Taranto prima del ricovero, ora balza agli onori della cronaca la non meno indecorosa vicenda di una lista d’attesa di due anni e mezzo a Ruvo di Puglia per i piccoli pazienti che hanno bisogno di logopedia. La denuncia arriva dall’associazione Genitori insieme, che lamentano una paradossale amnesia nella ristrutturazione del laboratorio di Neuropsichiatria infantile e la solita carenza di organico, che nella nostra regione ormai è la regola e non l’eccezione. Mi auguro che l’assessore Palese voglia prendersi in carico lo specifico problema e individui rapidamente una soluzione per dare una risposta alle famiglie di questi bambini che hanno difficoltà del linguaggio e di apprendimento. Non tutti possono permettersi le cure private, e i cittadini pugliesi, che con le loro tasse hanno già pagato il servizio sanitario, hanno diritto di accedere alle strutture pubbliche quando serve ai loro figli e non quando i danni, a distanza di due anni e mezzo dall’insorgere dei disturbi, potrebbero essere irreparabili. La triste storia di sanità negata ai bambini di Ruvo, ma nello stesso distretto si segnalano problemi anche a Terlizzi e Corato, è un nuovo capitolo di un’imperizia gestionale e organizzativa che merita approfondimenti. L’assessore Palese ha molto lavoro da fare. E sono certo che, da uomo intelligente, non userà il Covid come alibi perfetto per errori e lacune che con la pandemia non hanno proprio nulla a che vedere”. Lo dichiara Davide Bellomo, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Puglia.
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