Ucraina, Capone: “Contrari a questa guerra, contrari alle guerre come strumento di risoluzione delle controversie internazionali”


BARI - Un minuto di silenzio per le vittime della guerra. Si apre così la seduta odierna del Consiglio regionale della Puglia che, al primo punto all’ordine del giorno, ha visto il voto compatto della mozione contro il conflitto in Ucraina. E da stanotte e il prossimo 6 marzo il palazzo di via Gentile s’illuminerà con i colori della bandiera ucraina mentre all'interno sventolerà la bandiera della pace.

"Questo Consiglio Regionale – ha esordito la Presidente del Consiglio regionale della Puglia, Loredana Capone – non poteva che aprirsi con un pensiero sul conflitto in Ucraina. Non si possono usare mezze misure né giri di parole, la decisione del Presidente Putin è da condannare senza se e senza ma. Per questa ragione oggi, in apertura della nostra seduta, abbiamo votato all’unanimità una mozione che è stata presentata facendo sintesi delle mozioni pervenute da Pd, Fratelli d’Italia e 5stelle, e per questo ringrazio i capigruppo, in virtù della quale questa condanna è espressa con forza, e il Consiglio regionale impegna la Giunta regionale e il presidente Emiliano a richiedere al Governo nazionale, tra le altre cose, di garantire tempestivamente lo stato di rifugiati ai cittadini ucraini che ne facciano richiesta. Dalla nostra Puglia, da sempre unita al popolo russo da una fratellanza anche spirituale, basti pensare al culto del Santo Patrono della Città di Bari, San Nicola, oggi si alza una voce che unisce istituzioni, cittadini, società civile: siamo contrari a questa azione di guerra a un popolo sovrano, siamo contrari alle guerre come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Ce lo dice anche l’art.11 della nostra Costituzione: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”.

“La nostra Europa – ha aggiunto la presidente – sta dimostrando fermezza e compattezza. Tutti i Paesi dell’Unione si stanno muovendo insieme nella direzione delle sanzioni verso la Russia e nel sostegno al governo e al popolo ucraino. La storia ci insegna che in ogni conflitto armato sono proprio i più innocenti a pagare il prezzo più alto, anche stavolta a farne le spese sono i civili, le persone comuni. Abbiamo bisogno che l’umanità torni ad essere la stella polare dell’agire anche degli attori internazionali. Noi continueremo a essere presenti e vigili, consapevoli che delle guerre si conosce sempre la data di inizio ma difficilmente ne si conosce la fine. Intanto, da stanotte e il prossimo 6 marzo, giornata in cui ricorre la Giornata dei Giusti dell'umanità, istituita il 10 maggio 2012 dal Parlamento europeo e dedicata a mantenere viva e rinnovare la memoria di quanti, in ogni tempo e in ogni luogo, hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani, il palazzo del Consiglio regionale s’illuminerà con i colori della bandiera ucraina mentre all’interno sventolerà la bandiera della pace. Questa è una guerra che possiamo vincere solo restando uniti. Allora, come direbbe Don Tonino Bello se fosse qui: ‘In piedi costruttori di pace’”.

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