Ucraina, Garante dei Minori: "Si al tavolo di concertazione"

BARI - Il Garante regionale dei diritti del Minore Ludovico Abbaticchio risponde favorevolmente all’invito delle consigliere Parchitelli - Ciliento e dichiara la propria totale disponibilità a lavorare al “Tavolo di concertazione” da loro richiesto. Il flusso di profughi verso l’Italia, dove peraltro già risiede la più grossa comunità ucraina in Europa, si sta intensificando con diversi pullman e auto e la Puglia è tra le mete più importanti.

“E' una situazione- dice il Garante- che non avremmo mai voluto gestire, pensavamo di aver, nella nostra Europa, cancellato la parola guerra ma soprattutto cancellato dal vissuto dei Minori l’esperienza della guerra. Purtroppo stiamo assistendo e ci stiamo confrontando con scenari da cui pensavamo ormai di essere lontani. I bambini e i ragazzi che stanno arrivando nel nostro Paese in fuga dal conflitto tra Russia e Ucraina hanno diritti che dobbiamo sostenere. Molti di loro, per sottrarli alla paura e alla morte sono stati separati dagli affetti più cari e di questo noi dobbiamo farci carico. Dobbiamo provare a ricucire una parvenza di serenità: la scuola, le cure, la vicinanza con i loro genitori o famigliari e l’accoglienza nella società italiana.

"Per questo mi assicurerò che i sistemi di accoglienza e protezione che si stanno attivando in Puglia siano conformi a quanto espressamente indicato dalla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e se, a questa, siano uniformati gli strumenti di regolarizzazione del soggiorno che verranno utilizzati.

"Non potremo purtroppo cancellare dalla loro memoria l’orrore in cui sono sprofondati e, davanti al quale, rimango sconvolto, ma con tutte le mie forze lavorerò per controllare ed attivare tutti gli strumenti che sono a mia disposizione affinché l’accoglienza ed i canali di aiuto, che si stanno attivando, raggiungano i minori e le loro famiglie in maniera sicura e veloce. Sono certo che la voce di tutti i Garanti italiani sarà forte e determinata nel chiedere, attraverso tutte le modalità, possibili ed anche impossibili, l’interruzione dell’invasione russa ed il ripristino in quei territori della pace a garanzia di una infanzia già fortemente violata."