Il Cremlino si difende dopo il clamore suscitato dal bombardamento del centro commerciale a Kiev. Secondo il portavoce del ministero della difesa russo Igor Konashenkov, come riporta la Tass, all'interno dell'edificio si nascondeva una batteria di sistemi multipli di lanciamissili e un deposito di munizioni.
"Nascondendosi dietro i quartieri di abitazione nel sobborgo di Kiev di Vinogradar, le unità nazionaliste ucraine hanno condotto per diversi giorni il fuoco di missili lanciatori multipli contro i militari russi", ha detto. Secondo Konashenkov, il centro commerciale è stato usato come deposito di munizioni e missili.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Mosca: l'Ucraina "non può accettare alcun ultimatum dalla Russia".
Intanto si incrinano le relazioni diplomatiche Usa-Russia. Il ministero degli Esteri russo ha convocato l'ambasciatore statunitense John Sullivan consegnandogli una nota di protesta contro i commenti "inaccettabili" di Joe Biden sul presidente russo Vladimir Putin, definito "criminale di guerra" e "dittatore assassino". A riportarlo media americani, fra i quali Cnbc e l'agenzia Bloomberg. Secondo la Russia, le parole del presidente Biden potrebbero provocare una rottura dei rapporti con gli Usa.