Zelensky: "Non possiamo aspettare attacchi chimici per nuove sanzioni"

(via Zelensky Instagram)
KIEV - Il presidente ucraino si scaglia contro l'ipotesi di nuove sanzioni solo se Mosca lancerà attacchi con armi chimiche.

"Non ci dovrebbero essere pacchetti di sanzioni 'sospese', ossia se le truppe russe fanno qualcosa, allora ci sarà qualche risposta - ha dichiarato Zelensky -, ci sono ora molti accenni e avvertimenti che le sanzioni saranno inasprite, come con un embargo sulle forniture di petrolio russo in Europa, se la Russia usa armi chimiche.

"Semplicemente non ci sono parole", ha agginto. "Pensate a cosa si è ridotto il tutto. Aspettare le armi chimiche... Noi, gente viva, dobbiamo aspettare... Tutto ciò che l'esercito russo sta facendo e ha già fatto non merita un embargo petrolifero? Le bombe al fosforo non lo meritano? La produzione chimica o la centrale nucleare bombardata non lo meritano?". Il presidente ucraino ha chiesto che i pacchetti di sanzioni siano "efficaci e sostanziali": "Se i pacchetti di sanzioni sono deboli o non funzionano abbastanza, se possono essere aggirati, si crea una pericolosa illusione per la leadership russa di potersi continuare a permettere quello che stanno facendo ora. E gli ucraini pagano con le loro vite. Migliaia di vite".

Zelensky fa sapere, poi, che dall'inizio della guerra sono morti 143 bambini.

Intanto nuovo round di colloqui tra l'Ucraina e la Russia al palazzo Dolmabahce di Istanbul. Si tratta del primo incontro in oltre due settimane.

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