TERLIZZI (BA) - Il principe Alberto II di Monaco è giunto a Terlizzi, nel Barese. Si tratta della prima tappa del suo tour in Puglia e Basilicata dove visiterà sei diverse città, tra cui Trani, domani Canosa, Spinazzola e Matera e venerdì sarà ad Alberobello.
L'arrivo del principe nella città del Barese è stato salutato con lo scoprimento, all'ingresso della città, della targa "Terlizzi sito storico Grimaldi".
Quindi Alberto II di Monaco farà visita alla chiesa di Santa Maria la Nova dove c'è la tomba di un suo antenato vissuto nel 1546. A seguire, in piazza Cavour, ci sarà il saluto ufficiale del sindaco Ninni Gemmato e l'esibizione degli inni nazionali.
In corso Umberto verrà scoperta una iscrizione lapidea in memoria della Signoria dei Grimaldi di Monaco e nella Cattedrale di Terlizzi avverrà il saluto con Mons.Cornacchia.
Nella pinacoteca ‘Michele de Napoli’ l’ultima tappa con l’esposizione della croce d’argento donata al capitolo della collegiata di Terlizzi, da parte di Onorato Grimaldi che, dal 1632 all’anno della morte 1639, fu signore feudale e arciprete di Terlizzi.
“Esiste un solido legame storico tra la città di Terlizzi e i Grimaldi. Terlizzi, infatti, entrò a far parte dei numerosi possedimenti che l’imperatore Carlo V concesse ai Grimaldi, famiglia di origini genovesi che si stabilì, già in epoca medievale, su quella roccaforte di Monaco destinata poi a diventare il Principato che oggi tutti conoscono – ricorda una nota diffusa da Palazzo di città – Dal 1532 fino al 1641, le vicende umane, politiche, economiche e storiche della città dei fiori si intrecciarono per ben oltre un secolo con quelle della signoria dei Grimaldi di Monaco, a tal punto da consentire a Terlizzi di evolvere e progredire in una bella e dinamica città, fiorente ed economicamente intraprendente, ricca di monumenti”.
“La presenza dei Grimaldi a Terlizzi segnò un’importante fase di sviluppo economico, demografico e culturale della città. In quell’epoca arrivarono in città opere d’arte di grande notorietà, quali i dipinti di Giovanni Antonio de Sacchis, detto il Pordenone e del bresciano Giovanni Girolamo Savoldo, capolavori in assoluto della pittura veneziana in Puglia”, conclude la nota.