BARI - Il Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università Aldo Moro degli Studi di Bari riapre in presenza anche alle attività di Orientamento in ingresso con l’iniziativa ApertaMente. Due gli appuntamenti previsti, destinati agli studenti iscritti agli ultimi anni della scuola secondaria di II grado, per venerdì 29 aprile dalle 16.00 alle 18.00 e sabato 30 aprile dalle 10.00 alle 12.00, nel complesso di Santa Teresa dei Maschi (Strada Torretta, nella città vecchia).
Si tratterà di una presentazione dell’offerta formativa in cui non ci si limiterà a fornire informazioni sui percorsi di studio erogati dal Dipartimento, ma gli studenti potranno invece partecipare attivamente a performance artistiche, filosofiche, letterarie, linguistiche, storiche e alle attività del laboratorio di Archeologia. Un fitto calendario che vede coinvolti docenti afferenti a vari insegnamenti, coadiuvati da studenti in corso e dottorandi, coordinati dai professori Cristina Consiglio, Gaetano Falco, Francesco Marrone, Claudio Schiano ed Elisabetta Todisco.
L’iniziativa rispecchia l’obiettivo del Dipartimento, di recente attivazione, diretto dal professor Paolo Ponzio, che comprende al suo interno ben 17 Corsi di studio, di cui 7 triennale (Filosofia, Lettere, Lingue, Culture e Letterature moderne, Lingue e Culture per il Turismo e la Mediazione internazionale, Scienze dei beni culturali, Storia e un nuovo Corso di Laurea in approvazione, Dams, Discipline dell’Audiovisivo, dei Media e dello Spettacolo) e 10 magistrale (Archeologia; Filologia, letteratura e storia dell’antichità; Filologia moderna; Lingue e letterature moderne; Patrimonio digitale. Musei, archivi, biblioteche; Storia dell’arte; Scienze filosofiche; Scienze dello spettacolo; Scienze storiche e sociali; Traduzione specialistica).
Creatività e sostenibilità, identità e interdisciplinarità, contaminazione e glocalizzazione dei saperi, memoria e futuro delle “scienze” umane: sono questi alcuni dei concetti chiave su cui si fonda il nuovo Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro.
Citando il manifesto programmatico del Direttore,
«si tratta di “pensare l’umano” secondo un’ottica di innovazione: un’innovazione non soltanto tecnologica, ma anche e soprattutto culturale, di mentalità, di prospettiva, tale da produrre nuovi percorsi formativi e di ricerca, capaci di incidere sui processi sociali, economici e politici. Gli studi umanistici sono oggi chiamati a scendere in campo e a misurarsi con i nuovi saperi e con le grandi sfide della contemporaneità che riguardano – per citare solo qualche caso – settori quali l’economia di comunità, la socialità diffusa, la creatività digitale, l’interculturalità circolare. In primo luogo, le scienze umanistiche sono chiamate a fornire il loro inevitabile contributo critico riguardo alla storia e alle tradizioni del sapere, alla finalizzazione delle conoscenze in un incremento di coscienza della condizione umana, a riproporre di continuo una ricerca sugli orizzonti di senso della conoscenza. Una nuova ricerca di senso che implica un ripensamento serio e profondo di ogni ambito umanistico – letterario, storico, linguistico, artistico, archeologico e filosofico – e che può giovarsi dell’innesto proficuo di altri ambiti scientifico-disciplinari: dalle scienze socio-politologiche a quelle giuridico-economiche, dalle informatiche e fisico-matematiche a quelle ambientali, della salute e del benessere. Una tale prospettiva, peraltro, si rivela possibile e fruttuosa non in contrapposizione ma in saldo rapporto con il continuo sviluppo delle specializzazioni disciplinari, delle pratiche di ricerca monografiche e delle tradizioni umanistiche che hanno dato impulso e riconoscibilità a livello internazionale al nostro Ateneo nel corso dei decenni passati. Il Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica è il più grande dipartimento umanistico del Mezzogiorno, una grande comunità formata da più di 6000 studenti e più di 200, tra docenti e personale tecnico amministrativo».
29 aprile 2022:
Rosanna Bianco, San Nicola e la città di Bari nel
Medioevo
Giovanna Devincenzo, Émilie Sermadiras, lettura
performativa di Molière, Le malade imaginaire
Paolo Fioretti, Bari nel Medioevo e un libro da srotolare
Giacomo Fronzi, La nostra nuova “belle époque”
sotto la lente della filosofia
Paola Ingrosso, Voci di guerra e di pace nel
teatro greco
Francesco Mongelli, Gianluca Mastrocinque,
Destinazione Bari romana
Al termine dell’incontro del 29 aprile, gli
studenti che lo desidereranno potranno partecipare a una visita della Basilica
di San Nicola con la guida della prof.ssa Rosanna Bianco.
30 aprile 2022:
Giorgio Borrelli, Mondo dei segni / Segni del
mondo
Sabina Castellaneta, Omar Coloru, Vinti e
vincitori: l’intellettuale e la guerra ad Atene sullo scorcio del V secolo a.C.
Benedetta Saponaro, Ciao, sono Replica – il tuo
compagno personale per il benessere mentale
Michele Sollecito, Baudelaire e l’origine
francese della modernità
Alessandra Squeo, Pierpaolo Martino, Franca
Dellarosa, Miti letterari: il ‘mostro’ e il ‘doppio’. Frankenstein e Dorian
Gray tra cinema, musica e hyperfiction
Elisa Tinelli, La lettera di Machiavelli a
Francesco Vettori (10 dicembre 1513)
Luciano Traversa, Anche il public speaking è
storia antica. La febbre elettorale al tempo di Cicerone (e oltre)
Federico Zecca, Angela Bianca Saponari, Vito
Palumbo, Giuseppe Scoditti, Studenti alla regia.
In entrambi gli incontri, gli studenti potranno
accedere al Laboratorio di Archeologia e partecipare alle attività scientifiche
e didattiche che vi si svolgono.