ROMA - Per fronteggiare l'impatto dell'impennata dei
prezzi dell'energia sono necessarie misure di
politica fiscale mirate. A lanciare l'allarme è la
Banca centrale europea, che sottolinea come per
le famiglie a basso reddito questi aumenti stiano
creando notevoli difficoltà finanziarie.
Secondo la Bce, inoltre, "l'evidenza empirica conferma che, almeno nel breve periodo, le famiglie riducono sostanzialmente i loro rapporti di risparmio per far fronte all'aumento della spesa per l'energia (sebbene in misura minore se le riserve di liquidità per spese impreviste sono limitate)". Ovviamente l'impatto non è uguale per tutti.
"L'identificazione delle risposte del risparmio su diversi quintili di reddito rivela che, a parità di aumento assoluto della spesa energetica, la riduzione del risparmio è inversamente correlata al reddito della famiglia e circa cinque o sei volte maggiore per le famiglie nel quintile più basso della distribuzione del reddito rispetto a quelli del quintile superiore". In pratica il 20% delle famiglie più povere riduce di molto il proprio risparmio.
Secondo la Bce, inoltre, "l'evidenza empirica conferma che, almeno nel breve periodo, le famiglie riducono sostanzialmente i loro rapporti di risparmio per far fronte all'aumento della spesa per l'energia (sebbene in misura minore se le riserve di liquidità per spese impreviste sono limitate)". Ovviamente l'impatto non è uguale per tutti.
"L'identificazione delle risposte del risparmio su diversi quintili di reddito rivela che, a parità di aumento assoluto della spesa energetica, la riduzione del risparmio è inversamente correlata al reddito della famiglia e circa cinque o sei volte maggiore per le famiglie nel quintile più basso della distribuzione del reddito rispetto a quelli del quintile superiore". In pratica il 20% delle famiglie più povere riduce di molto il proprio risparmio.
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Economia