(via Inter.it) |
MILANO - Domenica 1 maggio alle 18 l'Inter sfida l'Udinese nel match valido per la 35esima giornata di Serie A. In vista della gara che si giocherà alla 'Dacia Arena', Simone Inzaghi ha risposto alle domande dei giornalisti collegati nella conferenza stampa di vigilia.
Sono passati 2 giorni dalla trasferta a Bologna e domani sarete in campo a Udine. Come avete preparato la partita contro l'Udinese e come ci arriva la squadra?
Abbiamo preparato la partita in due giorni e mezzo ma sappiamo che quando sei in un grande Club è la normalità, è dall’inizio della stagione che praticamente giochiamo sempre quindi rientra nella nostra routine stagionale.
Come sta Handanovic? Domani ce la fa a giocare?
Handanovic ha un problema importate che non gli ha permesso di esserci a Bologna, stamattina ha fatto un lavoro parziale non in gruppo c’è qualche speranza per domani. Domani mattina avremo un risveglio muscolare, il capitano ci proverà e nel caso non ce la dovesse fare abbiamo sempre pronti Radu e Cordaz all’occorrenza.
Marotta l’altro giorno ha detto “siamo arrabbiati ma abbiamo perso solo una battaglia”, hai sentito anche dalla squadra questa voglia di cancellare Bologna e provarci fino all’ultimo?
Chiaramente l’umore dopo la partita non era dei migliori perché la delusione era stata forte però in questi giorni ho visto la squadra bene e un ottimo spirito di gruppo. So che ci vuole credere fino alla fine, sapendo che quest’anno abbiamo visto che ogni partita è difficile, quindi la squadra ci proverà fino alla fine sapendo che ci mancano 4 partite più la finale di Coppa Italia da affrontare una alla volta, poi a fine stagione faremo la conta e quello che ci auguriamo è di regalare altre soddisfazioni ai nostri tifosi dopo la Supercoppa.
La sconfitta di Bologna ricorda quella di tre mesi fa con il Milan dopo la quale la squadra aveva perso un po’ di certezze. Rispetto a quella sconfitta oggi che differenze ci sono nella squadra?
Di analogie ho visto che in entrambe le partite avremmo meritato un altro risultato ma il calcio è così. A Bologna abbiamo fatto a livello di gioco e intensità un ottimo primo tempo, la squadra non doveva finire il primo tempo sill’1-1, dovevamo fare qualche gol in più perché come ho detto a fine partita un errore del portiere è risaltato di più ma se fossimo stati sul 3-1 non si sarebbe parlato dell’errore di Radu che può capitare come capita a un attaccante di non fare gol o a un allenatore di sbagliare un cambio o una formazione. Rientra tutto nei parametri del calcio, sapendo che per noi questa era una partita importantissima, che questo recupero aveva fatto parlare tanto in questi quattro mesi, che avremmo voluto giocare a gennaio, che abbiamo giocato ora e abbiamo perso. Ora siamo qui a leccarci le ferite ma non molliamo, l’ha detto il nostro direttore, la società, mancano 4 partite e può succedere di tutto e in questi due giorni e mezzo ho visto la squadra nonostante la delusione forte reagire nel migliore dei modi.
Se non giocasse Handanovic, ha già preso una decisione su chi far giocare? In questo finale di stagione l’esperienza di giocatori come Dzeko può essere importante?
Per la formazione abbiamo qualche problematica, abbiamo il rientro di Gosens e Vidal mentre non ci saranno Bastoni e Calhanoglu. Per quanto riguarda il portiere se non ci sarà Handanovic sicuramente giocherà Radu che è un giocatore che ha la mia totale fiducia, è un ottimo portiere e si è sempre messo a disposizione di tutti anche se ha giocato pochissimo e so che avrà una carriera importante davanti a lui. Per le altre scelte aspetto domani, avremo un altro risveglio muscolare e poi valuterò.
La sensazione è che questa squadra non riesca a cogliere l’attimo. Perché succede questa cosa?
Quando si perdono le partite si sono sempre commessi errori. Per me per quanto riguarda Bologna dovevamo essere più cinici nel primo tempo perché abbiamo creato tanto, abbiamo avuto grandissimo predominio e avremmo dovuto chiudere la partita in quel momento. Non ci siamo riusciti e purtroppo abbiamo perso una partita fondamentale. Ora dobbiamo focalizzarci su di noi, sulle nostre partite, su dove noi possiamo incidere, cioè le partite dell’Inter senza guardare cosa succede negli altri campi sapendo che questo è un campionato che ogni domenica riserva delle sorprese.
Non ci sono gare facili, pensi che il Milan possa inciampare e che l’Inter abbia le qualità per vincere tutte e quattro le partite e lo Scudetto?
In questo momento penso solo all’Udinese, una squadra in salute, che nel mese di aprile come media punti è rimasta indietro solo all’Inter, è in un ottimo momento con dei giocatori di qualità e forza quindi dovremmo fare molta più attenzione alla partita che dovremmo affrontare noi rispetto a quello che succederà agli altri.
In un finale di stagione c’è più da temere le squadre che hanno qualcosa da giocarsi o quelle che giocano con la testa più leggera?
Tutte devono preoccupare, sono tutte difficili, devi arrivarci al massimo con tutti i giocatori nel limite del possibile disponibili per poter fare le scelte migliori.
Vi siete già fatti un’idea per il rientro di Bastoni?
Speriamo di recuperarlo per la finale di Coppa Italia. Ha avuto un problemino nella rifinitura prima del match di Bologna, sembrava solo un affaticamento, c’è qualcosina in più ma i fisioterapisti e i dottori sono al lavoro per cercare di metterlo a disposizione per la finale di Roma contro la Juventus.
Con il senno di poi a Radu forse avrebbe fatto comodo giocare qualche partita in più o crede che questo non abbia inciso?
Radu si è sempre allenato nel migliore dei modi, è un ottimo professionista e ragazzo, benvoluto da tutti. Io non sono per l’alternanza dei portieri perché secondo me per i portieri ci deve essere una gerarchia e Handanovic ha sempre fatto bene e dato ampie garanzie. Radu nella partita in cui l’ho impiegato in coppa e in allenamento mi ha dato sempre fiducia e non ho pensato fosse necessario fargli fare qualche partita in più. Grazie a Inter.it