BARI - Il comitato direttivo del Forum dei Sindaci delle Nazioni Unite, d’accordo con la Rappresentanza permanente d’Italia presso le Organizzazioni internazionali a Ginevra, ha scelto la Città di Bari per rappresentare l’Italia al Forum dei Sindaci 2022 in corso nella città svizzera: da ieri il vicesindaco Eugenio Di Sciascio sta partecipando ai lavori del forum, con un intervento programmato nel pomeriggio di ieri nell’ambito della Sessione 2, dal titolo “Spazi pubblici vivaci, città verdi e soluzioni basate sulla natura”.
Il Forum dei Sindaci (Forum of Mayors - FoM) è stato istituito nel 2020 dall’UNECE - la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite* per facilitare ulteriormente lo scambio di esperienze e discutere le soluzioni per affrontare le sfide finalizzate a raggiungere gli obiettivi per lo sviluppo sostenibile individuati dall’ONU per le aree urbane. Il primo FoM, svoltosi a Ginevra ad ottobre del 2020, ha consentito ai leader delle città di condividere azioni concrete e soluzioni innovative sulla resilienza urbana, con un focus specifico sul Covid-19 e i cambiamenti climatici: al termine dei lavori è stata approvata la Dichiarazione dei Sindaci di Ginevra, in cui i primi cittadini si impegnano a rafforzare la resilienza delle loro città, renderle più ecologiche, garantire trasporti urbani sostenibili e alloggi a prezzi accessibili per tutti, nonché a rendere le loro città più eque e inclusive.
Il secondo FoM, che si conclude oggi a Ginevra, è stato organizzato su quattro sessioni tematiche - edifici resilienti, sani e climaticamente neutri e alloggi adeguati e convenienti; spazi pubblici vivaci, città verdi e soluzioni basate sulla natura; trasporto urbano sostenibile, mobilità condivisa e strade più sicure; pianificazione urbana sostenibile, la città in 15 minuti e soluzioni di sviluppo urbano intelligente - e si è svolto in parallelo con il Forum regionale sullo sviluppo sostenibile (RFSD) con l’obiettivo di collegare al meglio l’azione locale e nazionale a sostegno del raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati.
“Siamo molto lieti di aver rappresentato l’Italia in un consesso così importante come il Forum of Mayors delle Nazioni Unite - commenta Eugenio Di Sciascio, intervenuto in vece del sindaco Decaro -. E allo stesso tempo siamo orgogliosi di aver condiviso le nostre politiche urbane sullo spazio pubblico e sui processi partecipativi con una platea di oltre 400 delegati da tutto il mondo. La proliferazione di reti transnazionali di cooperazione tra città testimonia un bisogno diffuso di confronto tra gli amministratori sulle politiche urbane e si tiene anche nella consapevolezza che le grandi sfide globali, come il cambiamento climatico, l’accoglienza dei migranti, il contrasto alle povertà alimentari o la sostenibilità energetica, possono essere affrontate solo in forma collettiva. Le Nazioni Unite da qualche anno hanno maturato una maggiore attenzione sul ruolo che i sindaci possono svolgere nell’ampliare e qualificare il dibattito politico, con riferimento in particolare agli obiettivi dell’Agenda 2030”.
A margine del forum, inoltre, la Rappresentanza permanente d’Italia presso le Organizzazioni internazionali a Ginevra, di concerto con il Global City Diplomacy Lab della Columbia University, ha promosso questa mattina un confronto tra i rappresentanti delle città di Bari, Madrid e dell’UNCHR, con il sindaco di Kiev, collegato da remoto, per rendere testimonianza della solidarietà tra le città con particolare riferimento al conflitto ucraino in corso e tessere un dialogo sul tema dell’accoglienza.
“Il Forum dei Sindaci si è svolto dentro la cornice del conflitto ucraino e in un’atmosfera di grande tensione politica, vista anche l’esclusione, da parte del Comitato Direttivo di UNECE, dei sindaci russi e bielorussi - sottolinea ancora Di Sciascio -. Grazie all’ausilio del City Diplomacy Lab della Columbia University, al sostegno delle Rappresentanze italiana e americana permanenti a Ginevra e dell’UNHCR, abbiamo convenuto con la vice sindaca di Madrid e il sindaco di Grenoble, sull’opportunità di testimoniare la nostra solidarietà al sindaco di Kiev, Vitalij Klycko, che ha accolto l’invito e si è collegato in remoto, per un incontro ristretto, da una località segreta della sua città. Il suo sguardo lucido e interno al conflitto è stato prezioso e coinvolgente: le città in questo momento sono le principali piattaforme di resistenza e la guerra sta cancellando la vita di intere comunità, costrette improvvisamente a lasciare le proprie case e difendere il proprio Paese. Sperando in un celere negoziato, ho proposto di cooperare per la ricostruzione delle città ucraine, attraverso un meccanismo di adozione city-to-city”.
*La UNECE è stata istituita nel 1947 dall’ECOSOC con l’obiettivo di promuovere l’integrazione economica paneuropea. L’UNECE comprende attualmente 56 Stati membri in Europa, Nord America e Asia, oltre che 70 organizzazioni professionali internazionali e organizzazioni non governative.
In quanto piattaforma multilaterale, l’UNECE facilita l’integrazione economica e la cooperazione tra i suoi Paesi membri e promuove lo sviluppo sostenibile e la prosperità economica attraverso: il dialogo politico, la negoziazione di strumenti giuridici internazionali, lo sviluppo di regolamenti e norme, lo scambio e l’applicazione di buone pratiche e competenze economiche e tecniche, la cooperazione con i Paesi ad economie in transizione.
L’UNECE contribuisce a rafforzare l’efficacia delle Nazioni Unite attraverso l’attuazione regionale dei risultati delle Conferenze e dei vertici globali delle Nazioni Unite. Si concentra sui mandati globali delle Nazioni Unite in campo economico, in collaborazione con altri attori globali e le parti interessate, in particolare la comunità imprenditoriale.
Nel 2019, il Comitato UNECE per lo sviluppo urbano, l’edilizia abitativa e la gestione del territorio (CUDHLM) ha organizzato una Giornata delle città sul tema le “Città sostenibili intelligenti: fattori di sviluppo sostenibile”, riunendo oltre 50 sindaci di 33 Paesi e più di 400 partecipanti. Le discussioni hanno evidenziato la necessità di un impegno più diretto da parte dei governi locali a livello internazionale per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030 relativamente alle aree urbane.