BARI - “Oggi in Consiglio regionale abbiamo riaperto una delle pagine più spinose del capitolo infrastrutture in Salento: i lavori di ammodernamento ed elettrificazione della tratta Bari-Lecce delle Ferrovie Sud Est. I lavori stanno procedendo ad intermittenza, con una lentezza insostenibile, tanto che i tempi di consegna rischiano di slittare di oltre due anni. Ce l’ha confermato l’assessora ai trasporti Anita Maurodinoia, rispondendo oggi in aula alla mia interrogazione per chiedere conto di questi rallentamenti e dei costi aggiuntivi che comporteranno". Così in una nota il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani.
"Il problema - prosegue Pagliaro -, oltre alle misure anti covid che avrebbero fatto slittare il crono programma di quattro mesi nel 2020, sarebbe imputabile – a detta dell’assessora – alla indisponibilità di personale di scorta delle Ferrovie Sud Est formato ad hoc. La formazione, inizialmente affidata ad Rfi, si è dovuta poi dirottare su altri centri di formazione e questo ha comportato ulteriori ritardi. Certo, una migliore e più tempestiva programmazione avrebbe potuto evitare questo impasse. L’auspicio è che ora si proceda a tamburo battente per recuperare il tempo perduto".
"Altra questione riguarda i nuovi elettrotreni: pare che ne siano stati acquistati solo undici anziché venti, ma tutti destinati all’anello di Bari. Dunque, ancora tutto sbilanciato sull’area metropolitana del capoluogo, a scapito del Salento. E intanto i pendolari e i turisti continuano a viaggiare sui treni a gasolio del Far West”, conclude Pagliaro.
"Il problema - prosegue Pagliaro -, oltre alle misure anti covid che avrebbero fatto slittare il crono programma di quattro mesi nel 2020, sarebbe imputabile – a detta dell’assessora – alla indisponibilità di personale di scorta delle Ferrovie Sud Est formato ad hoc. La formazione, inizialmente affidata ad Rfi, si è dovuta poi dirottare su altri centri di formazione e questo ha comportato ulteriori ritardi. Certo, una migliore e più tempestiva programmazione avrebbe potuto evitare questo impasse. L’auspicio è che ora si proceda a tamburo battente per recuperare il tempo perduto".
"Altra questione riguarda i nuovi elettrotreni: pare che ne siano stati acquistati solo undici anziché venti, ma tutti destinati all’anello di Bari. Dunque, ancora tutto sbilanciato sull’area metropolitana del capoluogo, a scapito del Salento. E intanto i pendolari e i turisti continuano a viaggiare sui treni a gasolio del Far West”, conclude Pagliaro.