BARI - “Facciamo nostri gli appelli degli Ordini dei medici e degli infermieri tarantini. Il problema della scarsità di operatori sanitari nei pronto soccorso non si risolve spostando personale da un reparto all’altro, ma procedendo a nuove assunzioni. La mossa dell’assessore Palese, criticata giustamente dal presidente dell’Ordine dei medici Cosimo Nume, è semplicistica e non risolve nessun problema, ma invece ne crea altri. Allo stesso tempo, condividiamo pienamente il grido di allarme di Pierpaolo Volpe, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche, che invita tutti i consiglieri regionali a tutelare i bisogni dei cittadini tarantini, e ci dichiariamo fin d’ora disponibili a qualsiasi iniziativa comune. Non è possibile che un territorio, noto in tutta Italia per l’emergenza sanitaria e ambientale, si veda assegnare dal piano triennale di fabbisogno della Regione Puglia un solo operatore socio sanitario e circa 180 infermieri per tutta la provincia. Una sanità che non abbia uomini e mezzi necessari è una sanità in affanno, che non può funzionare, con il rischio concreto che le professionalità migliori scelgano di andare via e che i cittadini si vedano negati i più elementari diritti di assistenza. Come quel povero novantenne, tenuto in attesa 27 ore al pronto soccorso prima di essere ricoverato. Una vergogna che Palese non può certamente sanare spostando lo stesso numero di medici da un posto all’altro, né con un organico di infermieri decisamente insufficiente per le necessità del territorio”. Lo dichiarano Davide Bellomo, capogruppo della Lega in Consiglio Regionale della Puglia, e il consigliere regionale Giacomo Conserva.
BARI - “Facciamo nostri gli appelli degli Ordini dei medici e degli infermieri tarantini. Il problema della scarsità di operatori sanitari nei pronto soccorso non si risolve spostando personale da un reparto all’altro, ma procedendo a nuove assunzioni. La mossa dell’assessore Palese, criticata giustamente dal presidente dell’Ordine dei medici Cosimo Nume, è semplicistica e non risolve nessun problema, ma invece ne crea altri. Allo stesso tempo, condividiamo pienamente il grido di allarme di Pierpaolo Volpe, presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche, che invita tutti i consiglieri regionali a tutelare i bisogni dei cittadini tarantini, e ci dichiariamo fin d’ora disponibili a qualsiasi iniziativa comune. Non è possibile che un territorio, noto in tutta Italia per l’emergenza sanitaria e ambientale, si veda assegnare dal piano triennale di fabbisogno della Regione Puglia un solo operatore socio sanitario e circa 180 infermieri per tutta la provincia. Una sanità che non abbia uomini e mezzi necessari è una sanità in affanno, che non può funzionare, con il rischio concreto che le professionalità migliori scelgano di andare via e che i cittadini si vedano negati i più elementari diritti di assistenza. Come quel povero novantenne, tenuto in attesa 27 ore al pronto soccorso prima di essere ricoverato. Una vergogna che Palese non può certamente sanare spostando lo stesso numero di medici da un posto all’altro, né con un organico di infermieri decisamente insufficiente per le necessità del territorio”. Lo dichiarano Davide Bellomo, capogruppo della Lega in Consiglio Regionale della Puglia, e il consigliere regionale Giacomo Conserva.