BITONTO (BA) - Il mio pensiero in questa giornata particolare va ai tanti cittadini che un lavoro non ce l'hanno e lo vorrebbero; a chi ce l'ha ma è precario; a chi ogni giorno non ha certezze per il futuro. Questa situazione porta i giovani a scappare via dalla nostra terra per le insicurezze e la poca stabilità: contrarre un mutuo, acquistare una abitazione o metter su famiglia diventa una vera impresa. Così in una nota il consigliere regionale Domenico Damascelli.
Non a caso - prosegue Damascelli - il nostro Sud ha un tasso di natalità bassissimo e la nostra città ha la percentuale più alta di disoccupazione rispetto all'intera provincia (secondo i dati elaborati da Infodata https://bit.ly/3vX1jES). Una piaga sociale verso cui le istituzioni hanno il dovere di porre la massima attenzione.
Per questo, dobbiamo tornare a stare con e tra tutti i lavoratori, autonomi e dipendenti. Avere dei dati certi su quanti bitontini sono coinvolti nelle ben 39 vertenze che vedono interessata l’area Barese: il compito di una amministrazione comunale sensibile è quello di stare al loro fianco e di essere in contatto con la task force regionale sul lavoro e con le parti sociali, per far sentire la propria voce sui tavoli istituzionali.
Bisogna comprendere - spiega - come verrà trasformata la vicinissima area industriale Bari-Modugno e se sarà coinvolta in una vera transizione ecologica, che consentirà di mantenere posti di lavoro per i dipendenti impegnati all’interno di aziende multinazionali.
Dobbiamo, inoltre, rimettere al centro tutti gli operatori dell’artigianato locale, gli agricoltori, gli esercenti e i commercianti, per dar loro la possibilità di trovare una città che accoglie, rende possibili nuove opportunità, offre nuove prospettive di crescita. Questi giorni, infatti, ho incontrato questi lavoratori che hanno fatto sacrifici per permettere ai propri figli di avere un futuro nella nostro territorio: a Bitonto, Mariotto e Palombaio.
L’articolo 1 della nostra Costituzione recita: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Il compito della politica, è quello di fare in modo che si creino le condizioni giuste per far sì che tutto questo corrisponda alla effettiva realtà, conclude Damascelli.
Per questo, dobbiamo tornare a stare con e tra tutti i lavoratori, autonomi e dipendenti. Avere dei dati certi su quanti bitontini sono coinvolti nelle ben 39 vertenze che vedono interessata l’area Barese: il compito di una amministrazione comunale sensibile è quello di stare al loro fianco e di essere in contatto con la task force regionale sul lavoro e con le parti sociali, per far sentire la propria voce sui tavoli istituzionali.
Bisogna comprendere - spiega - come verrà trasformata la vicinissima area industriale Bari-Modugno e se sarà coinvolta in una vera transizione ecologica, che consentirà di mantenere posti di lavoro per i dipendenti impegnati all’interno di aziende multinazionali.
Dobbiamo, inoltre, rimettere al centro tutti gli operatori dell’artigianato locale, gli agricoltori, gli esercenti e i commercianti, per dar loro la possibilità di trovare una città che accoglie, rende possibili nuove opportunità, offre nuove prospettive di crescita. Questi giorni, infatti, ho incontrato questi lavoratori che hanno fatto sacrifici per permettere ai propri figli di avere un futuro nella nostro territorio: a Bitonto, Mariotto e Palombaio.
L’articolo 1 della nostra Costituzione recita: l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Il compito della politica, è quello di fare in modo che si creino le condizioni giuste per far sì che tutto questo corrisponda alla effettiva realtà, conclude Damascelli.