“L’Istituto fa della solidarietà la sua missione fondamentale – ha detto il Presidente dell’Inps Pasquale Tridico – secondo il dettato dell’articolo 3 della Costituzione. Noi siamo abituati a lavorare per i poveri, i fragili, i disoccupati. Ogni lavoratore Inps adempie alla sua missione con straordinario spirito di servizio, con passione, coscienza civile e dedizione. Ed è anche grazie agli investimenti in tecnologia che abbiamo effettuato che stiamo creando un welfare più efficiente, migliore. Durante l’emergenza Covid abbiamo supportato 15 milioni di cittadini in più rispetto ai 42 milioni ordinariamente serviti. Uno sforzo straordinario che ci chiedeva il Paese. Oggi queste iniziative di solidarietà nascono direttamente dalle nostre coscienze”. Il presidente Tridico ha ricordato come “negli ultimi due anni in Inps sono state realizzate dodici raccolte di solidarietà destinate a diverse iniziative, con 28.000 donazioni complessive per un importo superiore ai 760mila euro.
Sono i dipendenti stessi a chiedere di attivare le raccolte, generando un flusso di solidarietà spontaneo che, con pochi clic, arriva a destinazione in brevissimo tempo e crea una collaborazione virtuosa con grandi associazioni umanitarie”. Nel corso dell’evento, Carmela Pace, presidente Unicef Italia, ha ricordato l’importanza di questo percorso: “L’incontro con Inps non sarebbe potuto avvenire in un momento più opportuno e urgente: in Afghanistan l’economia è al collasso, ci sono carestie, epidemie e la scelta delle autorità politiche di limitare l’accesso all’istruzione alle giovani generazioni. Iniziative di solidarietà come quella realizzata dal vostro Istituto aiutano la nostra azione”.
Ricorda Andrea Iacomini, portavoce Unicef, che in Afghanistan “Ventiquattro milioni di persone hanno necessità di assistenza urgente, un bambino su due non riesce ad avere pranzo e cena, quattro milioni e mezzo di bambini non andavano a scuola già prima della crisi. Il 97% degli afghani potrebbe non avere nulla da mangiare se non s’interviene tempestivamente. Grazie al vostro contributo molto è stato fatto, avete consentito di consegnare cibo e acqua anche nelle zone più remote”.
Sulla situazione Ucraina, Don Marco Yaroslav Semehen, Rettore della Basilica di Santa Sofia, ha sottolineato che “Grazie a campagne come la vostra stiamo lavorando su due binari: da un lato quello dell’assistenza umanitaria, col 58° camion di aiuti partito ieri; dall’altro con l’azione di sostegno e supporto ai rifugiati, qui con l’aiuto e la collaborazione sviluppata con Caritas e Sant’Egidio”. Proprio in rappresentanza di quest’ultima realtà , Paolo Impagliazzo, segretario generale della Comunità di Sant’Egidio, ha aggiunto: “Con INPS abbiamo ormai un cammino comune, un legame che si è consolidato col progetto ‘INPS X Tutti’, volto a raggiungere le persone che in condizioni di fragilità , di vulnerabilità , hanno difficoltà a interagire con le amministrazioni pubbliche.
È una collaborazione che va avanti, cresce e porta a ottenere dei risultati importanti in Italia mentre in Ucraina – ha ricordato Impagliazzo – Sant’Egidio è presente dal 1941, con un radicamento capillare: due centri nell’Ucraina occidentale, da cui gli aiuti umanitari vanno in tutto il paese, e case-famiglia per trasferire le persone in fuga”. L’accoglienza e la solidarietà mostrate “testimoniano la volontà di tutto il paese di voler vivere in pace, di quanto sia solido l’intero tessuto sociale, aperto a sostenere chi versa in condizioni di difficoltà ”. La testimonianza dell’impegno della Caritas è stata portata da Laura Stopponi, referente europea dell’associazione, che ha ricordato come “Ci sono già sette milioni di sfollati ucraini per un conflitto che purtroppo si protrae in quel Paese dal 2014. La rete di impegno delle organizzazioni e di istituti come l’Inps consente di non restare schiacciati dal peso della situazione legata al conflitto”.
Anche Laura Iucci, responsabile UNHCR Italia, ha espresso apprezzamento per la solidarietà manifestata dai dipendenti Inps: “Non potremmo continuare a svolgere il nostro ruolo senza l’aiuto di tutti voi. Ogni singolo euro raccolto si trasforma in sostegno concreto ed è quello che stiamo portando in Ucraina. Eravamo già presenti nel paese e abbiamo scelto non soltanto di restare, ma di potenziare la nostra presenza”. L'evento si è concluso con la testimonianza di due dipendenti Inps sull’importanza del donare: Raffaella Vaccaro e Filomena Sorrentino, autrice – quest'ultima – di una novella, “Caccia al tesoro”, offerta all’Unicef prima di Natale.